L’Asl At si dota di un nuovo strumento per la prevenzione della retinopatia diabetica: la scorsa settimana, infatti, il reparto di Diabetologia ha ricevuto un moderno retinografo completo di accessori, della ditta Frastema Ophthalmics, dal valore complessivo di 15mila euro.

È il frutto di un’importante donazione da parte dell’Associazione SOS Diabete, che da ormai 20 anni assicura il proprio supporto all’Asl At e ai pazienti affetti da patologia diabetica.

L’apparecchio è stato inaugurato dal direttore generale Asl At Flavio Boraso, dal personale della Diabetologia – guidato dalla dottoressa Elena Repetti e dalla coordinatrice infermieristica Paola Viglione – e dal direttore dell’Oculistica, il dottor Giancarlo Dapavo. Per l’Associazione SOS Diabete erano presenti il presidente Fabio Zucchi, il segretario generale Giuseppe Terzuolo e la vicepresidente Piera Martinengo.

La retinopatia diabetica è la più importante complicanza oculare del diabete mellito e costituisce nei paesi industrializzati la principale causa di cecità in età lavorativa. I sintomi ad essa correlati spesso compaiono tardivamente, quando le lesioni sono già avanzate, e dunque l’efficacia della terapia è strettamente correlata alla tempestività dell’intervento.

La prevenzione di questa patologia si basa sullo screening per la ricerca di lesioni retiniche a rischio e sul mantenimento del miglior compenso metabolico e pressorio possibili. Le evidenze scientifiche oggi disponibili hanno dimostrato che, mediante programmi di screening e trattamento della retinopatia diabetica, è possibile ridurre drasticamente la perdita della vista.

Il nuovo retinografo consentirà di implementare la qualità del servizio di presa in carico dei pazienti diabetici astigiani, grazie all’innovazione tecnologica e alla stretta collaborazione tra i reparti di Diabetologia ed Oculistica. Lo strumento va ad affiancarsi a un primo retinografo donato nel 2018 sempre dall’Associazione SOS Diabete, con cui è stato possibile eseguire screening del fundus oculi, su 260 pazienti diversi.

Lo strumento precedente necessitava però di dilatazione pupillare che determinava comunque una valutazione preventiva dell’oculista, mentre la nuova apparecchiatura non necessita di dilatazione pupillare e l’esame può essere fatto da personale infermieristico adeguatamente formato, senza rischi e con tempi di esecuzione ridotti. 

“Questa donazione, per cui ringrazio l’Associazione SOS Diabete che da tanti anni sostiene la sanità astigiana, è un esempio dell’importanza della collaborazione fra le realtà del territorio e l’azienda sanitaria nel rispondere alle necessità dei pazienti – sottolinea il direttore generale Asl At Flavio Boraso -. In particolare, questa nuova apparecchiatura ci consentirà di rafforzare l’attività di prevenzione, che è assolutamente centrale per tutti i cittadini e in particolare per le persone più fragili”.