Con un punteggio di oltre un punto percentuale sulla media regionale, l’Asl At si conferma tra le prime realtà ospedaliere in Piemonte nella valutazione Agenas per il grado di umanizzazione delle strutture di ricovero.
È quanto emerge dalla rilevazione 2017 dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali che, attraverso indicatori precisi, ha monitorato e misurato il grado di attenzione alla persona sotto più punti di vista. L’indagine è stata svolta con una checklist, uno strumento standardizzato e di valenza scientifica finalizzato a dare risposte su quattro grandi macroaree: i processi assistenziali e organizzativi orientati al rispetto e alla specificità della persona; l’accessibilità fisica, vivibilità e comfort dei luoghi di cura; l’accesso alle informazioni, semplificazione e trasparenza; la qualità della relazione con il paziente-cittadino.

L’indagine è stata condotta con il coordinamento dell’assessorato alla Sanità e da un gruppo di lavoro locale composto da rappresentanti della Asl At e dal volontariato.
Dall’analisi complessiva dei dati regionali sul grado di umanizzazione l’azienda sanitaria locale di Asti è risultata tra le prime con un punteggio di 8,9, su una media piemontese di 7,7. Tra le valutazioni più alte quelle registrate nell’area dedicata alla cura della relazione con il paziente. A giocare sono stati principlamnte i fattori della comunicazione clinica, dell’accoglienza, dell’assunzione di impegni nei confronti dei cittadini e della formazione del personale.

“Nel piano 2018 sono previste una serie di azioni volte a migliorare l’accessibilità alle informazioni e all’accoglienza e l’implementazione di nuovi sistemi di prenotazione, più immediati e diretti per la popolazione. Il miglioramento dei percorsi delle persone diversamente abili – ha affermato il direttore generale dell’Asl At Mario Alparone . Questo risultato è per noi motivo di grande soddisfazione e anche di particolare impegno per il futuro ma il primo ringraziamento va a tutto il personale che ogni giorno lavora con professionalità, dedizione e grande umanità così come è avvenuto con l’introduzione della Carta dei Diritti del Cittadino che accede al Pronto Soccorso”.