Come era nelle previsioni della vigilia, Dino Scanavino è stato eletto all’unanimità, nuovo presidente della Confederazione italiana agricoltori-CIA, succedendo a Giuseppe Politi che aveva ricoperto l’incarico per dieci anni.
Nella stessa occasione sono stati eletti anche tre vicepresidenti (Cinzia Pagni, vicario, Antonio Dosi e Alessandro Mastrocinque), la nuova Direzione nazionale e la nuova Giunta confederale.
E’ la prima volta nella storia dell’Italia repubblicana che un astigiano assume il massimo incarico nazionale di un sindacato non solo agricolo e grande è stata la soddisfazione della Cia astigiana per la sua elezione.
“Al di là di un ragionevole ma indubbio senso di orgoglio territoriale, non possiamo che rallegrarci di questa elezione – ha affermato il suo giovane successore alla guida della Cia di Asti, Alessandro Durando – che premia la capacità professionale e “politica” di Scanavino di cui peraltro aveva già dato ampia dimostrazione nei suoi dodici anni di presidenza astigiana. Non resta ora che augurargli di affrontare nel migliore dei modi, come certamente sa, un lavoro difficile e impegnativo come quello che attende nell’immediato futuro il comparto agricolo nazionale, oggi motore indispensabile allo sviluppo economico del paese che dovrò essere capace di gestire al meglio, tanto per fare un esempio, la Nuova PAC ed i Psr delle regioni italiane”.
“Oggi l’agricoltura – ha detto dal canto suo il neo-presidente nazionale – è un settore fondamentale: non solo è letteralmente la ‘dispensa’ dell’Italia, ma rappresenta una risorsa strategica per la ripresa dell’economia. Anche con la crisi, infatti, l’agricoltura sta garantendo occupazione e produttività, spesso in controtendenza rispetto all’andamento generale”. “In questo senso – ha proseguito Scanavino- la scelta di individuare agricoltura e cibo tra i settori chiave per il rilancio, com’è indicato nel ‘Job Act’ del premier Renzi, è un buon inizio. Ora più che mai è necessario un nuovo progetto di politica agricola e agroalimentare nazionale, per dare prospettive e futuro alle imprese in termini di occupazione, valorizzazione e sviluppo”.
Nato a Calamandrana nel settembre del 1960, Secondo Scanavino, per tutti Dino, è titolare di un’azienda vitivinicola e vivaistica. Sposato con Anna e papà di Giulia, è stato presidente provinciale della Cia di Asti dal 2002 al 2014 e, dal 2010 vicepresidente nazionale della Confederazione italiana agricoltori di cui è diventato “vicario” nei primi mesi del 2013. Ha ricoperto importanti ruoli nell’amministrazione pubblica e nella gestione del settore vitivinicolo, sia nell’ambito della Cooperazione che dell’Associazionismo di prodotto.
E’ stato sindaco di Calamandrana per due legislature, Consigliere provinciale di Asti e Consigliere della Camera di Commercio di Asti. E’ stato altresì Presidente di GAIA SpA, azienda per la gestione ambientale integrata del trattamento rifiuti, del Consorzio socio assistenziale Cisa Asti sud e componente del Comitato Nazionale Vini.