Nella discussa vicenda della centrale idroelettrica che la società Valpel2 vuole costruire lungo il Tanaro, il Comitato cittadini Tanaro e Borbore chiede che intervenga urgentemente la Regione. Una lettera è stata inviata al presidente Sergio Chiamparino e all’assessore all’Ambiente Alberto Valmaggia: porta la firma di Luciano Montanella, che guida l’organismo, e del consulente Mario Tanino. Agli amministratori regionali si chiede “un sollecito intervento nei confronti della Provincia”, responsabile del procedimento autorizzativo del progetto sulla centrale. A tempi brevi si attende la convocazione della Conferenza dei servizi chiamata a licenziare il progetto esecutivo. Ma il Comitato ricorda che quest’ultimo è destinato a differenziarsi in modo rilevante da quello definitivo, approvato a suo tempo dalla Conferenza dei servizi e successivamente modificato “a fronte di criticità rilevate che tuttora persistono”. Vale a dire: “la formazione di un reflusso sul torrente Borbore, il posizionamento inidoneo dell’impianto idroelettrico per quanto riguarda l’intercettazione dello scolmatore fognario comunale posto in sponda sinistra del Tanaro (con gravissimo pericolo di fuoriuscita di liquami e di inquinamento delle aree circostanti coltivate ed abitate), la probabile compromissione del funzionamento del depuratore comunale, conseguente alla intromissione di acque nel processo di depurazione”. Il Comitato sollecita pertanto la Regione a verificare la corretta prosecuzione del procedimento autorizzativo “stante l’assunzione, da parte della Provincia, di determinazioni palesemente in contrasto con le prescrizioni indicate da enti e autorità pubbliche coinvolte: Aipo, ATO5, Asp, ecc.”. Si segnala pure che il progetto definitivo della centrale è stato approvato in palese violazione delle discipline regionali sulla concessione di derivazione idraulica. Al presidente Chiamparino e all’assessore Valmaggia la lettera del Comitato, inviata per conoscenza anche ai rappresentanti (tra cui il sindaco Brignolo e il commissario della Provincia Nappi) dei molti enti coinvolti nella vicenda, chiede inoltre “l’assunzione di provvedimenti amministrativi immediati, finalizzati ad impedire il concretamento di gravi danni alle strutture pubbliche, nonché ad evitare pericoli di esondazione”. “Riteniamo inaccettabile – scrivono Montanella e Tanino – la mancata tutela di un interesse pubblico, cioè la funzionalità dello scarico fognario e di depurazione, a favore di un interesse privato avente fini meramente speculativi, vale a dire la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile”.
“Sul progetto della centrale idroelettrica sul Tanaro intervenga con urgenza la Regione”
