Fissare tempi certi sulla riapertura della linea ferroviaria Asti-Alba: è quanto ritiene necessario il Tavolo Tecnico per la mobilità sostenibile dopo la recente firma del protocollo d’intesa per la riattivazione della tratta avvenuta a Neive tra Regione, Rfi e Comuni.
Il Tavolo, presieduto da Domenico Catrambone, si è riunito nei giorni scorsi nella sede dell’Asp. Da un anno lavora per la riattivazione della tratta confrontandosi in prima istanza con la Regione.
Preso atto con soddisfazione del significativo passo in avanti costituito dalla sottoscrizione dell’accordo, il gruppo di lavoro si è soffermato sugli obiettivi che restano da definire per rendere concreto l’impegno di Regione, Rfi e Amministrazioni locali. Tra questi la necessità di indicare tempi certi per la riapertura della tratta e di includere la stessa nel bando di gara di bacino 2018 sul trasporto pubblico locale che indirà la Regione, in modo da poter tornare a usufruire del servizio ferroviario dal 2020.
Per questa ragione il Tavolo ritiene indispensabile che l’Assessorato regionale ai Trasporti definisca al più presto un cronoprogramma degli interventi, anche in capo a RFI, che includa tra l’altro la tempistica di avvio dei lavori e il reperimento delle risorse (si calcolano dagli 11 ai 15 milioni per la realizzazione e successiva manutenzione della tratta). Sul rispetto dei tempi e degli interventi indicati nel cronoprogramma il Tavolo compirà verifiche periodiche, confrontandosi con la Regione e i Comuni interessati.
Nell’immediato si guarda al pronunciamento sulla mozione che il gruppo di lavoro ha esposto nell’incontro di Neive del 25 ottobre: c’è l’impegno del consigliere regionale Angela Motta a sottoporla all’approvazione del Consiglio. Il Tavolo Tecnico spera sia deliberata all’unanimità.
Il documento impegna la Regione ad attuare sette specifici interventi, tra cui “definire tempistiche e modalità per il progetto preliminare e definitivo per la realizzazione delle opere di recupero sulle gallerie” e “ripristinare entro un anno la tratta Castagnole Lanze-Asti anche solo secondo le scenario del treno cadenzato biorario, integrato con il servizio bus, così come elaborato dall’Agenzia per la Mobilità Piemontese”. Si chiede anche di “individuare i soggetti e un percorso costante di monitoraggio e aggiornamento sullo sviluppo delle fasi di recupero e ripristino del servizio”.
La mozione impegna inoltre la Regione ad avviare “nelle more di esecuzione degli interventi di ripristino dell’infrastruttura, e coinvolgendo le istituzioni locali e il Tavolo Tecnico, un completo studio sulla mobilità del bacino” e a “attivare, con gli strumenti del Contratto di programma, le necessarie azioni di trasferimento dallo Stato al gestore dell’infrastruttura delle risorse per la realizzazione delle opere, concretizzando le scelte di programmazione”.
Intanto a dicembre il Tavolo promuoverà due incontri per fare il punto sul progetto di riapertura della Asti-Alba con istituzioni e amministratori del territorio: c’è la disponibilità a intervenire del presidente della Provincia Marco Gabusi, mentre si punta a coinvolgere i Comuni che non hanno sottoscritto il protocollo d’intesa. All’esame l’aggiornamento sul cronoprogramma ma anche, tra gli altri temi, il recupero, a fini turistici e culturali, delle stazioni dismesse lungo la linea.