Nell’Astigiano l’ormai prossima vendemmia si presenta densa di difficoltà per il mancato accordo tra i vertici delle industrie spumantiere e i viticoltori delle tre provincie del sud Piemonte ( 52 comuni con circa nove mila aziende) che producono l’uva Moscato. Venerdì della scorsa settimana in Regione è saltato l’incontro tra le parti che prevedeva la mediazione dell’assessore Giorgio Ferrero. Fra due settimane inizierà la raccolta e di sicuro c’è solo l’offerta degli industriali: prezzo 105,50 euro al quintale con una resa per ettaro di 110 quintali. I produttori di uve sono divisi e c’è perfino una parte che crede inutile l’accordo, visto che a volte gli imprenditori dello spumante non rispettano gli accordi. Con tutta probabilità in settimana l’assessore all’agricoltura convocherà la commissione paritetica, nata nel 1979, rappresenta il primo accordo italiano di filiera, per regolare l’equilibrio tra produzione di uva e le esigenze del mercato del vino. Sulla vendemmia, dicono i sindacati di categoria, c’è inoltre un altro punto interrogativo: il meteo, l’uva infatti ha bisogno di sole.
Vendemmia difficile nell’Astigiano
