DISTRIBUTORE MERENDINE SCUOLE - GAZZETTA D'ASTI“Nessuna crociata contro i distributori automatici di merendine, ma favorire azioni di sensibilizzazione e informazione per tutelare la salute dei minori dai rischi alimentari e l’adozione di corretti stili di vita, vietando la somministrazione ai minori, mediante distributori automatici ed in ogni luogo avente funzione pubblica, di alimenti e bevande sconsigliati in quanto contenenti sostanze a rischio e individuati da un apposito tavolo interdisciplinare”: così dichiara il Consigliere regionale Angela Motta (PD), prima firmataria della proposta di legge regionale “Disposizioni in materia di tutela della salute dei minori dai rischi alimentari” “Non vi è nessuna intenzione nel disegno di legge di mettere sotto accusa un sistema di distribuzione moderno ed efficiente come quello dei distributori automatici. Abbiamo eccellenti esempi anche in Piemonte  – dichiara il consigliere Angela Motta – dove i distributori automatici sono esempio di educazione alimentare, pionieri nella distribuzione di alimenti di ottima qualità, frutta fresca porzionata, macedonie, succhi di frutta, panini senza conservanti, yogurt, snack e biscotti di alta qualità e ancora molto altro; su questo terreno vogliamo stimolare i gestori a essere loro stessi, in attesa dell’approvazione della legge, proponenti di soluzioni che soddisfino le esigenze di gusto dei bambini e ragazzi, senza mettere a rischio la loro salute”. “Non è quindi il sistema di distribuzione l’oggetto dei correttivi, bensì i cibi contenuti che sono a libero accesso senza controllo alcuno dei minori. Soprattutto nelle scuole, nei luoghi pubblici frequentati prevalentemente da bambini e ragazzi, occorre che i genitori non debbano preoccuparsi delle di eventuali  degenerazioni alimentari che possono verificarsi” . “L’obiettivo di questa proposta di legge – aggiunge Angela Motta – è garantire l’adeguatezza degli apporti nutrizionali di alimenti e bevande somministrati tramite distributori automatici ed in ogni luogo che ha funzione pubblica accessibile in particolare ai minori (ad es. le scuole), al fine di sostenere l’adozione di corretti stili di vita da parte dei minori stessi e prevenire a lungo termine l’insorgenza non solo delle malattie acute, ma anche di quelle cronico-degenerative che si sono dimostrate correlate ad apporti squilibrati di nutrienti protratti nel tempo. Un’alimentazione sana ed equilibrata costituisce un’importante premessa per una perfetta crescita ed un adeguato sviluppo dei bambini ed adolescenti: per queste ragioni è fondamentale intervenire fin dall’infanzia per supportare ed indirizzare adeguatamente il formarsi di un’adeguata coscienza alimentare”. La proposta di legge prevede il divieto, oltre a quello già attualmente previsto per le bevande alcoliche, di somministrazione, mediante distributori automatici, di alimenti e bevande sconsigliati, ovvero contenenti un elevato apporto totale di lipidi per porzione, grassi trans, oli vegetali, zuccheri semplici aggiunti, alto contenuto di sodio, nitriti e/o nitrati utilizzati come additivi, aggiunta di zuccheri semplici e dolcificanti, elevato contenuto di teina, caffeina, taurina e similari. Spetterà alla Giunta regionale la definizione degli aspetti tecnici come i limiti del contenuto per porzione degli elementi “sconsigliati”.  La Giunta regionale, inoltre, dovrà individuare tra le priorità, nell’ambito dei Piani regionali per la sicurezza alimentare, azioni di sensibilizzazione e di informazione su tutto il territorio regionale, finalizzate a sviluppare la cultura del consumo critico e di una corretta alimentazione da parte dei minori. “Con l’accrescersi continuo della spesa sanitaria – conclude il consigliere Angela Motta – occorre prestare sempre maggiore attenzione alla prevenzione, in particolare modo a partire dai ragazzi, nelle scuole , investendo in corrette pratiche alimentari, facendo conoscere il valore di una corretta alimentazione ai fini del nostro stato di salute presente e futuro. Chi mette a rischio la propria salute, abusando di sostanze alimentari sconvenienti, non crea danno solo a se stesso, mette in difficoltà la propria rete di affetti ed in ultimo reca un danno alla collettività”.