Primo incontro pubblico della stagione 2025/2026 , mercoledì pomeriggio nel salone della Provincia, dell’Asd Asti dell’era Bruno Scavino. L’imprenditore e titolare della Brumar (macchinari, accessori, ricambi per il giardinaggio e il forestale) si è presentato con un discorso semplice, ma estremamente realistico; niente promesse poi impossibili da mantenere, ma la sola promessa di mettercela tutta per costruire una società e una squadra, possibilmente con giovani elementi locali, che diventi il polo dello sport astigiano, senza preclusione alcuna ad altri sport che non siano il calcio.
“Noi investiamo i nostri soldi – ha detto il presidente Scavino – ma da soli non andiamo lontano”. Un appello lanciato – e condiviso anche dal sindaco di Asti e presidente della Provincia Maurizio Rasero – agli imprenditori della provincia astigiana affinché sostengano e partecipino al progetto del nuovo Asti. “Una società – ha puntualizzato Scavino – che doveva cambiare marcia, che aveva bisogno di regole chiare, strutture organizzative e una guida più aziendale per rimanere al passo coi tempi”.
Il budget a disposizione del nuovo direttore sportivo, Tony Isoldi, sarà contenuto e si valuterà approfonditamente ogni possibile movimento.
Comunque il nuovo allenatore c’è (il presidente Scavino ha avuto parole al miele per Siciliano che avrebbe voluto trattenere) ed è noto da un pezzo: è Camillo Cascino, allenatore Uefa A, reduce dall’ultima stagione disputata a metà tra il San Domenico Savio in Eccellenza e la Primavera del Torino nello staff di Christian Fioratti.
FOTO DI ROBERTO SIGNORINI
Mauro Scassa



