Canterà i suoi successi al Diavolo Rosso di Asti stasera a partire dalle 22 Francesco Baccini. Un estratto dell’intervista di Betty Martinelli Ti esibirai domani in un concerto piano e voce, che concerto sarà? “Sarà un concerto a sorpresa, andrò completamente a braccio, un esperimento molto divertente, gioco su vent’anni di carriera: aneddoti, storie, senza scaletta. Un tour che mi diverte. Molto minimalista: porto dietro me e il pianoforte, e basta.” Condividi con Luigi Tenco l’essere genovese, cos’altro condividi con lui? “Un sacco di cose, la visione generale del mondo della vita delle cose. Tenco era fuori dal suo tempo, era più avanti. Cantando oggi le sue canzoni alcune sembrano scritte la settimana scorsa. Tenco era avanti ma l’Italia è indietro”. Nel 1992 avevi bersagliato con l’abituale ironia personaggi dell’epoca. Ai giorni nostri, come lo vedi il nostro paese da lunedì in poi? “Sembra di essere in un film di Mel Brooks. Non ho fiducia nella popolazione italiana, guardo curioso dalla finestra e sto a vedere. E’ come un castello di carte che stava in piedi per miracolo e sta venendo giù pezzo per pezzo. Ci sarà da ridere. O da piangere. Chiunque vinca le elezioni saranno tempi durissimi perché gli italiani aspettano sempre qualcuno che gli risolva i problemi”.