Andrea Giaccone (Lega Nord), attuale assessore comunale all’Urbanistica, corre per la carica di deputato nella quota uninominale per la coalizione di centro-destra alle elezioni di domenica 4 marzo. Sicurezza per i cittadini e diminuzione della pressione della burocrazia per le imprese sono tra gli obiettivi che sembrano considerati più importanti per la nuova legislatura; porte chiuse invece a una cittadinanza più facile per i figli degli stranieri.

Come è nata la sua candidatura all’interno della quota uninominale per la Camera?

“I vertici regionali del partito conoscono bene me e il lavoro che ho svolto sul territorio. Hanno quindi ritenuto che se questo collegio fosse stato assegnato a un esponente della Lega Nord, sarei stato la persona più adatta. Il direttivo provinciale e le sezioni territoriali hanno insistito sul mio nome. E’ stata quindi una candidatura partita dal basso, che ha poi trovato gradimento dall’alto”.

I consiglieri comunali astigiani del Movimento 5Stelle hanno criticato la sua scelta di correre per la carica di deputato, accusandola di tenere in scarsa considerazione il suo attuale incarico di assessore. Come risponde a queste accuse?

“In un giorno ci sono 24 ore, e tolte sei per il sonno, c’è tempo per la campagna elettorale e anche per fare l’assessore”.

Nella conferenza stampa di presentazione della corsa elettorale ha promesso che avrebbe girato il territorio del collegio per ascoltare le esigenze dei cittadini. Le sono già arrivate richieste dai “ceti produttivi”, al quale la coalizione che la appoggia sembra rivolgersi in modo particolare?

“Le esigenze che arrivano dai ceti produttivi sono principalmente di due tipi. In primo luogo la “sburocratizzazione”: ci rendiamo conto che per fare partire qualunque iniziativa imprenditoriale, e anche no, ci si deve scontrare con il ‘mostro’ della burocrazia statale: dover compilare carte su carte per ottenere una risposta. Poi è presente anche la pressione fiscale che è troppo alta”.

L’intervista completa sul numero della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 16 febbraio 2018.
Michele Cascioli