Sabato 2 ottobre torna il tradizionale appuntamento con l’arte e la storia nelle banche, con il consueto invito a Palazzo dell’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana. La nona edizione della manifestazione conta sull’adesione di 54 istituti di credito, con l’apertura al pubblico di 91 palazzi in 49 città italiane, solitamente non visitabili perché luogo di lavoro delle banche stesse, permettendo al pubblico di usufruire liberamente di un patrimonio culturale significativamente diffuso.
In Asti saranno aperti (e visitabili gratuitamente) la sede della Banca C.R.Asti in piazza Libertà  23 e Palazzo Mazzetti, di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, in corso Alfieri 357.
Nel Palazzo della Banca C.R.Asti, che fin dalla prima edizione ha aderito all’iniziativa, riscuotendo enorme successo di pubblico, sarà possibile ammirare le opere che costituiscono la collezione d’arte dell’azienda di credito astigiana, che comprende una significativa sezione di pittori contemporanei, fra i quali alcuni molto legati al territorio.
Nel Palazzo di piazza Libertà, che dal 1986 ospita la sede della Banca C.R.Asti, sarà possibile ammirare le opere che costituiscono la collezione d’arte dell’azienda di credito astigiana, che comprende una significativa sezione di pittori contemporanei, fra i quali molti legati al territorio. Di particolare rilevanza i tre quadri di Guido Montezemolo, esposti nella Sala Consiglio. Durante la visita del palazzo, sarà inoltre possibile ammirare due dipinti di Gandolfino d’Asti (o da Roreto), oltre a molte opere di artisti astigiani e piemontesi fra cui Pinot Galizio, alcuni arazzi delle arazzeria astigiane e diverse opere di contemporanei. Particolarmente rappresentativa la sezione dedicata allo scenografo astigiano Eugenio Guglielminetti. Fra le altre, notevoli alcune opere di Casorati, Tabusso, Rovero, Manzone.
A Palazzo Mazzetti, di proprietà  della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, sarà possibile visitare gratuitamente la mostra “Souvenir m’en doit. Dal foro romano ai marchesi Mazzetti”, esposizione, organizzata in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Comune di Asti, che consiste in cinque “isole” espositive, dedicate a specifici periodi storici e corredate da piccoli reperti rinvenuti nel corso dei lavori di restauro del Palazzo.
Nei locali, ornati dai pregevoli stucchi di metà Settecento eseguiti da maestranze luganesi sotto la supervisione di Benedetto Alfieri, sarà inoltre possibile ammirare alcune opere scelte tra i nuclei collezionistici già studiati e in gran parte restaurate. Uno spazio dedicato alla sintesi della storia delle collezioni è ospitato nel Salone d’Onore, dove figura uno dei dipinti simbolo delle raccolte civiche, La femme di Giacomo Grosso (1895), oltre a due importanti opere di Valerio Castello di proprietà della Banca C.R.Asti. Recentemente ha trovato ospitalità in questo spazio un grande dipinto del ‘500 veneto, proveniente da Palazzo Ottolenghi, “Daniele discolpa Susanna” di Giovanni Busi detto Il Cariani. Nuovamente visibile al pubblico è la preziosa raccolta delle microscultore di Giuseppe Maria Bonzanigo (Asti, 1745 – Torino, 1820) ospitata in una sala dell’ala orientale.  
Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi agli sportelli della banca o ai numeri di telefono 0141 393.258 – 0141 592730 e visitando il sito www.palazzomazzetti.it. Per maggiori informazioni sull’iniziativa “Invito a Palazzo” è possibile visitare il sito http://palazzi.abi.it.
sm