Si chiama Cesta della carità la nuova iniziativa promossa dalla Caritas parrocchiale di San Secondo-Santa Maria Nuova-San Silvestro (ramo della Caritas diocesana), presieduta dal parroco don Giuseppe Gallo.
Al Centro di ascolto “La Fontana” in via Arò, che è un po’ il “termometro” sul territorio dell’Unità pastorale detta “dei tre campanili”, vanno aumentando ogni giorno le richieste di aiuto da parte di persone e famiglie in difficoltà, mentre diminuiscono gli arrivi di generi alimentari provenienti dal Banco alimentare piemontese.
Per rispondere adeguatamente ai bisogni di prima necessità e sopperire alle mancanze, la parrocchia promuove dunque questa iniziativa, che consiste nel raccogliere, ogni seconda domenica del mese, durante l’Offertorio (cioè in quella porzione di Messa, che segue la recita del “Credo” e la “preghiera dei fedeli”), i generi alimentari offerti dalla sensibilità dei parrocchiani e secondo le loro possibilità.
Questo “esercizio della carità” richiama la sportula, il canestro di cibi o denaro che la Chiesa cartaginese, già dalla fine del II secolo, offriva ai perseguitati, ai poveri, agli ammalati, ai profughi.
La “Cesta della carità” farà il suo esordio domenica 14 dicembre (seconda domenica del mese e terza d’Avvento), alla Collegiata di San Secondo, a partire dalla messa delle 10.
Ste. Ma.