TORINO – L’Unione Filatelica Subalpina celebra il proprio centenario, da sabato 8 a domenica 16 giugno, nella Sala Mostre della Regione Piemonte, in piazza Castello 165. Verranno esposte collezioni appartenenti alle varie branche della filatelia e si potranno ammirare oggetti d’epoca per la scrittura: dal fornello di fusione della ceralacca per il sigillo delle lettere ad una bilancina pesalettere di fine Ottocento, sino alle penne d’oca per la scrittura antica. In mostra anche antichi oggetti messi a disposizione dai Servizi di Comunicazione Nord-Ovest di Poste Italiane, come un apparato telegrafico Morse, vari tipi di bilance pesalettere ed un ufficio da campo di posta militare. È il risultato dello sforzo organizzativo dell’Unione Filatelica Subalpina, uno dei più antichi sodalizi filatelici d’Italia, che venne costituita a Torino il 10 giugno 1913, con il nome di Associazione Filatelica Subalpina. Fra i soci fondatori figurava anche Alberto Bolaffi. Nel 1915 uno dei soci fondatori, Giulio Tedeschi, con altri quattro filatelisti, uscì  dall’associazione e fondò il Circolo Filatelico Italiano. Le due realtà associative convissero nel panorama torinese sino a quando, nel 1919, con altre associazioni fondarono la Federazione fra le Società Filateliche Italiane. Nel 1927 le due associazioni torinesi si riunirono  sotto il nome di Unione Filatelica Subalpina. La mostra, che celebra questa storia secolare, verrà inaugurata alle ore 16 di sabato 8 giugno, con la celebrazione del Centenario e la presentazione del libro di Italo Robetti e Achille Vanara “La comunicazione epistolare da e per Torino”, dalle origini alla Seconda Madama Reale (1684). Sempre sabato 8, dalle ore 10, si potrà visitare la mostra e, dalle 10 alle 16, sarà aperto un ufficio postale, con annullo speciale (disponibili cartoline e medaglie). Domenica 9 giugno, nella sala stampa della Palazzo della Regione Piemonte, si terrà l’assemblea annuale dei Circoli aderenti all’Unione delle Associazioni Filateliche del Piemonte e Valle d’Aosta. Sabato 15 giugno sarà dedicato alle conferenze degli esperti: alle ore 10 Fabrizio Salami tratterà dei “Rapporti postali tra il Ducato di Modena ed il Regno di Sardegna. Dal XVII secolo al 1862”; alle 11,30 Andrea Mori si soffermerà sulle “Relazioni postali internazionali del Regno d’Italia 1861-1900”; alle 15 Luciano Calenda traccerà una “Panoramica sulla filatelia tematica” e, alle 17, Ruben Berta chiuderà trattando il tema delle “Corrispondenze nelle missioni militari di pace”. Tra le 25 collezioni esposte, anche le “Caterinette”, ovvero cartoline ornate con pizzi e merletti, in seguito ad un’idea nata alla fine del 1800 a Parigi e che ben presto si sviluppò in molti Paesi. A Torino, ne curavano la produzione delle giovani sartine, definite le “Caterinette”. In Francia, il simbolo delle “Caterinette” fu la “coiffette”, la cuffietta per neonati. Ogni “Caterinetta” ricevuta era considerata come un attimo di vita, un momento dello scorrere del tempo, un pensiero di affetto e d’amore. La mostra presenterà, tra le altre, collezioni sulla storia dell’abbigliamento (“Evoluzione sociale del vestire dall’800 ai giorni nostri”); sulle agevolazioni delle tasse postali che furono concesse ai primi cittadini in seguito ad una legge del 1874 (“La corrispondenza del sindaci”); sulla Germania sconfitta nella prima Guerra Mondiale (“Inflazione tedesca 1919-1923”) e sulle Olimpiadi invernali 2006 di Torino. L’obiettivo dell’esposizione delle collezioni è di rivolgersi al grande pubblico, dimostrando come ci si può divertire con francobolli e lettere e suscitando l’interesse di nuovi collezionisti. La mostra rimarrà aperta, con orario 10-18, da sabato 8 a domenica 16 giugno (lunedì chiuso).