“Il settore dei trasporti sia su gomma che su ferro a livello nazionale negli ultimi anni sta conoscendo un pesante taglio di finanziamenti da parte dei vari governi centrali (Berlusconi, Monti) tagli nazionali pari  a 2 milioni e 100 mila euro. Questi tagli avvengono proprio in un forte momento di crisi del paese, dove aumenta la richiesta di trasporto pubblico. Il Piemonte appare una delle regioni più penalizzate dalla riduzione dei trasferimento di stato. A fronte di un fabbisogno di €600mln all’anno per rispondere ai contratti in essere con Trenitalia per treni regionali e con le 130 aziende esercenti per il trasporto pubblico su gomma e bus, il riparto da parte della Conferenza Regioni (e quindi votata anche da Cota) è pari al 485 milioni di euro.. Se a questo pesante taglio ci aggiungiamo il debito pregresso della Regione verso le provincie capiamo che la situazione è esplosiva!!! Anche sulla nostra Provincia i tagli che emergono da questo scenario sono drammatici, che potrebbero arrivare ad un 40% delle attuali linee (mezzi su gomma), che hanno già subito nei precedenti anni pesati tagli, rischiando che gli unici servizi che verranno garantiti sono quelli del servizio scolastico . Lascando intere zone della nostra provincia senza + collegamenti con il capoluogo e con altri centri della regione ( Alessandria, Cuneo). Nel Nostro capoluogo l’azienda ASP ha già annunciato un taglio di finanziamenti da parte del Comune di Asti, di  800000 euro mettendo cosi a rischio molte corse cittadine e/o frazionali. oltre a questo scenario già drammatico bisogna aggiungere i crediti che le aziende del settore trasporto gomma hanno nei confronti delle varie istituzioni solamente nei confronti della provincia di Asti per il 2012 la cifra supera i 2 milioni di euro. Sul nostro territorio va aggiunta che lo scorso anno la Giunta Cota ha deciso di chiudere 4 importanti linee ferroviarie, spostandole in un primo tempo con bus sostitutivi e dal 2013 portando queste linee in modo definitivo su trasporto su gomma e quindi a rischio di essere tagliate, passando in 2 anni da un servizio efficiente e funzionante su rotaia a rischiare di non avere nemmeno più un pullman per raggiungere la città di Asti e/o Alessandria. Tutta questa pesante scure di tagli oltre ad abbattersi pesantemente sul servizio alla cittadinanza rischia di avere pesanti ricadute sui lavoratori, con rischio di esuberi e con le aziende del settore che minacciano di non riuscire più  a pagare gli stipendi. Come Organizzazioni Sindacali proponiamo: •    Un piano di rientro del debito pregresso da parte della regione Piemonte attraverso le provincie nei confronti delle aziende, con tempi certi e risorse effettivamente disponibili. •    L’integrazione del fondo nazionale, per riportarlo al valore originario di 600 mln €, destinando quota parte del fondo perequativo regionale , che, non essendo a destinazione vincolante, rischia di essere utilizzato per altri capitoli di spesa. •    Una progettazione regionale , studiata tra le parti, con il supporto di realtà come il politecnico, limitando l’abituale ricorso a costose consulenze esterne, alfine di andare ad intercettare con relative modifiche di servizi e orari la nuova domanda che arriva da parte dell’utenza sempre più in crescita. •    Auspichiamo che le amministrazioni locali non accettano passivamente questi tagli, invitiamo per salvaguardare il servizio e i posti di lavoro anche ad atti concreti di disobbedienza civile come quello di non rispettare i bilanci imposti sui tagli di materia sociale come il trasporto pubblico, e di sensibilizzare a seguire questo esempio le altre amministrazione comunali e provinciale, di tutta la regione. •    Invitiamo tutta l’utenza, associazioni dei consumatori, associazioni datoriali partiti politici associazioni, amministratori comunali/regionali e tutti gli onorevoli del territorio ad aderire alla manifestazione del 18 aprile a Torino indetta da Cgil, Cisl e Uil contro i tagli della Giunta Cota”. Fabio Dura e Luciano Tolu per Filt Cgil e Fit Cisl Asti