La minoranza in consiglio provinciale accusa la presidente Maria Teresa Armosino di trascurare l’amministrazione della Provincia e chiede formalmente di convocare, dopo molte settimane, un consiglio provinciale.
L’istanza, depositata presso la segreteria generale dell’ente di piazza Alfieri, ha raccolto l’adesione dei consiglieri di Noi per Asti, dell’Udc e del Pd, Mariangela Cotto, Massimo Padovani, Valle Walter, Giorgio Musso, Dionigi Accossato, Marta Parodi, Luciano Sutera, Andrea Visconti, Roberto Peretti e anche dell’ex esponente del Pdl, ora in Fli,  Davide Cavallero.
“Sono ormai molte settimane che manca il confronto in consiglio, mentre si moltiplicano le prese di posizione a mezzo stampa della presidente. – afferma Roberto Peretti – Affermazioni che poi non si concretizzano in atti amministrativi, né vengono sottoposte al doveroso dibattito consigliare”.
La scaletta del consiglio “autoconvocato” è monopolizzata da una serie di ordini del giorno presentati dalla minoranza sugli argomenti più pressanti che coinvolgono la collettività artigiana: dall’accorpamento dell’ospedale di Asti a  quello di Alessandria, al dibattito che si è aperto sull’Hospice, al tema della sicurezza nelle scuole, allo spinoso problema delle linee ferroviarie locali.
“Penso siano del tutto inutili i proclami a mezzo stampa, mentre Asti sta perdendo tutto: l’ospedale, le ferrovie, il tessuto industriale. – denuncia Peretti – La presidente venga a parlare delle sue idee in consiglio provinciale, non si sottragga al confronto. Non credo che gli sprechi della pubblica amministrazione si annidino in consiglio provinciale”.
m.b.