Interpreta il “discotecaro” più famoso d’Italia ed è tra i protagonisti più attesi della nuova stagione comica di Ridi Asti con “Essiamonoi Revolution” (Teatro Alfieri sabato 5 febbraio alle 21): Giovanni Vernia insieme al suo personaggio Jonny Groove, dopo il successo della tournée 2009/2010 con lo spettacolo d’esordio dal titolo “Essiamonoi” (tutto esaurito in tutta Italia) si ripresenta quest’anno in teatro con uno spettacolo fortemente rinnovato.
E se tutti conoscono Jonny Groove, l’ingenuo e stralunato discotecaro che con il suo mondo fatto di pr, cubiste, sguardi, con i suoi movimenti al ritmo di musica house e con i suoi modi di dire ha contagiato grandi e piccini diventando una vera e propria icona per il popolo della notte, non tutti conoscono il fratello gemello di Jonny e cioè Giovanni Vernia. Quello che ha sempre avuto la testa a posto e che si è laureato col massimo dei voti. ? ?
Qual è il fil rouge in “Essiamonoi Revolution”?
“Essiamonoi era il mio spettacolo d’esordio dell’anno scorso. In quello spettacolo c’era Jonny Groove, il personaggio reso celebre da Zelig, e il fratello gemello di Jonny, quello in giacca e cravatta, laureato col massimo dei voti, una vera persona perbene insomma. Quest’anno invece ci sono due “revolution” in atto: la prima è che Jonny Groove è diventato famoso e quindi si sente un Vip, altro che il poveraccio dell’anno scorso. La seconda è che anche il fratello gemello, che altri non è che Giovanni Vernia, in virtù del successo riscosso nella passata stagione adesso ci ha preso gusto e cerca di rubare la scena sul palco a Jonny, esibendosi in monologhi, doppiaggi, balli cubani, animazioni col pubblico. Insomma qualcosa sta cambiando: “Essiamonoi Revolution”.
E’ più facile far ridere in Tv o a teatro?
“Sono due cose diverse. In Tv è difficile perchè in 5 minuti devi riuscire a tenere incollata la gente a guardarti senza fargli cambiare canale. In teatro la sfida, almeno per me, è quella di tenere incollata la gente sulla sedia per più di due ore e farla andare via felice. Per questo all’ingresso distribuisco oppiacei”.
Dalle “Tecniche di instrumentazione software dei microprocessori a 32 bit” ai tormentoni sul grande schermo, da un contratto a tempo indeterminato in Accenture al palco di Zelig: cosa ci fa l’ingegnere elettronico Giovanni Vernia nei panni del tamarro Jonny Groove?
“Ci si riempie di gioia la vita, che è una sola e va vissuta. Senza perdere il lume della ragione, quello lo faccio perdere solo a Jonny Groove.
Ovviamente, in perfetto stile “Essiamonoi”, il tutto sarà condito da musica, colori, immagini, e il pubblico non guarderà solo lo spettacolo ma sarà parte attiva dello show”.
I biglietti (18 euro platea, barcaccia e palchi, 15 euro loggione, più diritti di prevendita) sono disponibili presso la biglietteria del Teatro Alfieri e sul sito www.ridiasti.it
Per informazioni e prenotazioni: 0141.399057
Marianna Natale