Oltre mille studenti delle scuole superiori cittadine parteciperanno al progetto “Aids: parliamone prima” nato dalla collaborazione tra la consigliera regionale Angela Motta e il Reparto Malattie Infettive dell’ospedale Cardinal Massaia guidato dal professor Alberto Biglino. L’iniziativa è rivolta ai ragazzi delle quarte e quinte e vuole fornire informazioni sulla prevenzione e cura dell’Aids e delle malattie sessualmente trasmesse. Hanno aderito il Liceo Classico Alfieri, il Liceo Scientifico Vercelli, gli Istituti Monti, Giobert, Benedetto Alfieri, Sella, Castigliano (quest’ultimo ha chiesto e ottenuto di far partecipare anche gli allievi delle seconde). In Piemonte, a conferma della tendenza registrata a livello nazionale ed europeo – ricorda Angela Motta – l’infezione si trasmette per via sessuale tre volte su quattro e l’aumento dei casi attribuibili a contatti eterosessuali è in costante crescita: in cinque anni si è registrato un incremento del 15%. Sono dati che fanno riflettere e che mi hanno spinta a proporre dall’Asl astigiana un progetto congiunto per sensibilizzare i giovani: sono contenta che abbiano aderito sette istituti cittadini e ben 1095 studenti”. “L’alto numero di ragazzi coinvolti dal progetto – commenta Luigi Robino, direttore dell’Asl AT – ci ha colti di sorpresa: evidentemente è forte la necessità, ben percepita dai dirigenti scolastici e dai docenti attraverso il nostro progetto, di educare i giovani ad aver cura di sé e delle persone vicine a loro”. “Aids: parliamone prima” verrà presentato in una cerimonia pubblica il 1° dicembre, nella piazza dell’ospedale Cardinal Massaia, in coincidenza con la Giornata mondiale dell’Aids. A partire dal giorno dopo, e fino alla prossima primavera, gli studenti verranno coinvolti in tre diversi momenti: in prima battuta saranno chiamati a rispondere a un questionario individuale (e anonimo), redatto dai medici delle Malattie Infettive, per misurare la loro conoscenza del problema e percezione del rischio. Successivamente i ragazzi visioneranno il video “Aids, se domani”, prodotto dall’Assessorato alla Sanità della Regione, per raccontare le tappe più significative della storia della malattia attraverso le testimonianze delle principali figure che in questi anni, in Piemonte, si sono occupate del problema: medici, volontari, persone che vivono con l’infezione, cittadini intervistati sull’argomento per le strade e nei mercati. Infine gli studenti si confronteranno con i medici infettivologi, che partiranno dalle risposte del questionario per fornire modelli di comportamenti corretti per evitare la malattia.