L’ospedale Cardinal Massaia cresce come centro di eccellenza nella chirurgia laparoscopica del pancreas e del colon, complice anche una nuova tecnica di ricostruzione biliopancreatica ideata da Bartolomeo Marino, direttore della Chirurgia generale.
In particolare, questa metodica, denominata “a tre anse”, permette di ridurre al minimo complicanze anche gravi come le fistole, garantendo significativi benefici per il paziente. 
“L’intervento che abbiamo iniziato a realizzare nel 2006 – spiega il primario – consiste in una variazione migliorativa di una tecnica riconducibile alla scuola britannica. Cinquantotto, negli ultimi quattro anni, le operazioni complessivamente sostenute in sala chirurgica e tutte conclusesi positivamente”.
Proprio in questi giorni la nuova metodica è stata oggetto di pubblicazione sull’autorevole rivista scientifica internazionale “Hepatogastroenterology”.
La Chirurgia astigiana è anche sede della Scuola Acoi (associazione chirurghi ospedalieri italiani) per l’insegnamento e la divulgazione della metodica laparoscopica.
“Insieme a quelli sul pancreas – commenta Marino – oltre la metà dei circa 200 interventi  che facciamo annualmente sul colon vengono eseguiti in laparoscopia, tecnica che permette di evitare azioni ben più invasive e, di conseguenza, ridurre al minimo le depressioni immunologiche derivanti dallo stress post-operatorio. In sostanza il paziente può riprendersi meglio e in più rapidamente”.
Il punto di forza della Chirurgia astigiana è apprezzato anche dai pazienti, operati a colon e pancreas, provenienti dal Piemonte e da varie regioni italiane: dal 2008 al 2010 questi utenti sono più che raddoppiati, passando da 26 a 56 (oltre il 20% del totale).
Proprio le nuove tecniche in uso ad Asti sono stati gli argomenti del corso di aggiornamento “Chirurgia dell’apparato digerente e resezioni coliche” che, iniziato ieri, si è concluso oggi al Massaia.
Marino, coadiuvato da alcuni dei suoi aiuti (Gian Michele Amerio, Massimo Morelli, Carlo Moro, Ugo Parisi, Gabriele Pozzo, Lauro Ruscalla e Vincenzo Sorisio) ha eseguito interventi di chirurgia laparoscopica trasmessi al mattino in diretta, nelle sale che hanno accolto i corsisti, e successivamente approfonditi nelle sessioni pomeridiane.
I partecipanti (30 medici e 20 infermieri arrivati da tutta Italia) hanno assistito ad interventi di resezione pancreatica e colo-rettale.
Durante la sessione infermieristica, organizzata da Guido Rusco con la compartecipazione di altri infermieri ed operatori socio-sanitari del reparto di Chirurgia e della sala operatoria, si è parlato di assistenza ai pazienti ancora da operare e già trattati chirurgicamente.
Altri due primari dell’ospedale cittadino hanno portato il proprio contributo: Silvano Cardellino (Anestesia e Rianimazione) e Federico Cesarani (Radiodiagnostica).
Il corso, già alla seconda edizione, verrà replicato quest’anno altre due volte, a giugno e settembre.