Buon riscontro per l’apertura di Palazzo Alfieri ai delegati delle 75 regioni europee dell’Arev (assemblea delle regioni europee viticole) che in questo fine settimana si sono riuniti nel cuore dell’Unesco, tra Asti e Grinzane Cavour. “La scelta di ospitare il ritrovo e la cena di gala dei delegati a Palazzo Alfieri segna un modo nuovo di gestire il nostro patrimonio monumentale: i palazzi storici devono aprirsi per farsi conoscere non solo agli appassionati d’arte ma a tutto il mondo” spiega il sindaco Fabrizio Brignolo.  Il primo cittadino ha anche voluto ringraziare l’assessore ai lavori pubblici Ghigo e tutte le persone (architetti, tecnici, impresari) che hanno lavorato per rendere disponibile il palazzo a tempo di record. “Il palazzo è stato chiuso esattamente venti anni fa – spiega Brignolo – e ora i lavori sono terminati in pochi mesi, grazie a uno sprint senza precedenti e alla paura di perdere il finanziamento regionale di circa 600mila euro, che ha concorso, con le cifre ben maggiori messe a disposizione dal Comune e dalla Fondazione della Cassa di Risparmio, di porre fine a quello che era un vero e proprio scandalo”. I lavori edili sono terminati e sono già visibili (in corso di montaggio) gli arredi della parte del palazzo destinata a museo.  Nella stanza da letto in cui nacque Vittorio Alfieri e nel salone d’onore mancano ancora le tappezzerie (che arriveranno in primavera) e gli arredi in fase di avanzato restauro.  All’iniziativa hanno partecipato oltre al presidente della Regione Sergio Chiamparino, che dal maggio 2015 è anche presidente dell’Arev (assemblea delle regioni europee viticole) e al viceministro dell’agricoltura Andrea Olivero, l’assessore regionale Giorgio Ferreo, la consigliera regionale Angela Motta, la presidente del consiglio comunale Maria Ferlisi, il presidente della Cassa di Risparmio Aldo Pia, della Fondazione Michele Maggiora, della camera di commercio Renato Goria, oltre a molte altre autorità. “Il fatto che all’interno dei territori proclamati dall’Unesco patrimonio dell’umanità stiano emergendo il castello di Grinzane Cavour e i palazzi monumentali del centro storico di Asti come poli candidati a ospitare gli eventi internazionali, conferma la bontà della nostra offerta storica e artistica e della scelta strategica di puntare sempre di più in futuro su vino e cultura” commenta il sindaco.