angela mottaNella seduta di ieri, martedì 27 ottobre, il Consiglio Regionale ha approvato la legge sul riordino delle funzioni amministrative conferite alle Province in applicazione della Legge “Del Rio”. “E’ stato un iter complicato –  ha spiegato il Consigliere Angela Motta – che doveva tenere conto di esigenze diverse, impegnando le Province a svolgere funzioni in forma associata e definendo gli ambiti territoriali ottimali, attraverso l’individuazione di funzioni di area vasta. Per quanto riguarda Asti, l’ambito territoriale ottimale individuato è ‘Astigiano e Alessandrino’. Mediante intese quadro specifiche stipulate tra Regione e le province interessate, sarà però possibile individuare funzioni che, per ragioni di efficienza organizzativa ed esercizio ottimale, verranno esercitate in forma associata accorpando due o più ambiti territoriali. Ciò consentirà alla nostra Provincia di stipulare accordi definendo funzioni in base ad una omogeneità territoriale che può variare a seconda della situazione e che ci consente di relazionarci anche con la Provincia di Cuneo e con la Città Metropolitana. Per fare alcuni esempi, il bando sul trasporto pubblico locale sarà gestito sulle tre province del Sud Piemonte (Asti, Alessandria e Cuneo), così come auspichiamo avvenga per la riforma delle Atl, in modo da arrivare alla creazione di una ’Atl Unesco’ che interessi veramente tutti i territori coinvolti. Nelle prossime settimane, insieme al Presidente della Provincia di Alessandria Rita Rossa, ci incontreremo per definire di comune intesa le funzioni di quadrante che interessano le nostre due realtà provinciali, in modo da garantire equilibrio, evitando che un territorio prevarichi sull’altro. L’approvazione della legge – ha aggiunto Motta – ci dà oggi maggiori certezze non solo sulle funzioni conferite alle Province, ma anche e soprattutto sul destino del personale che viene totalmente garantito. La Regione conferma così il suo ruolo legislativo, di programmazione, di indirizzo e di controllo secondo il principio di sussidiarietà, disegnando un nuovo assetto istituzionale del Piemonte, riducendo i vertici delle istituzioni, ma continuando a garantire i servizi ai cittadini. Questa riorganizzazione costituisce una sfida importante, un’occasione da non perdere per rilanciare il nostro territorio, fugando paure e ricordando che la città di Alba, da sempre citata come modello da seguire sotto tanti aspetti a partire da quello economico, non è mai stata provincia eppure è diventata il mito che tutti descrivono”.