Ieri, in tribunale, si è svolto il processo contro sette famiglie sfrattate che da oltre un anno occupano in via Allende ad Asti una palazzina  proprietà del demanio. Il procedimento è durato solo pochi minuti, per l’assenza del giudice preposto infatti il procedimento è stato affidato al giudice Riccardo Crucioli che ha fissato la prossima udienza per mercoledì  30 marzo.
Gli imputati, difesi dall’avvocato Roberto Caranzano, sono sei marocchini con mogli e figli e un astigiano. La struttura, proprietà della pubblica amministrazione, un tempo occupata da ufficiali dell’esercito, era in stato di abbandono.  Il “Coordinamento Asti-Est”, impegnando anche volontari, aveva eseguito lavori di ristrutturazione e aveva ottenuto anche con regolare contratto l’allacciamento alla corrente elettrica e all’acquedotto. Gli imputati dopo avere perso il lavoro a causa della crisi erano stati sfrattati per non avere pagato il canone. Ora le sette famiglie cercano di  versare un affitto a un fondo comune che provvederà a girare il denaro al demanio.