Sono stati quasi 200 i messaggi arrivati questa mattina al Teatro Alfieri dove si è celebrata la “Giornata della Memoria”. Alle celebrazioni organizzate dalla Prefettura di Asti, in collaborazione con Comune e Provincia, hanno partecipato anche numerosi studenti di gran parte delle scuole superiori cittadine e di alcuni istituti dell’Astigiano. I ragazzi sono stati chiamati ad aderire all’iniziativa “Un sms per non dimenticare”. Per circa un’ora hanno potuto inviare messaggini a un numero particolare. Gli sms più interessanti, giudicati da una giuria di giornalisti, sono stati proiettati su un maxi schermo e letti dall’attore canellese Andrea Bosca.  Il prefetto e il sindaco Fabrizio Brignolo consegneranno le onorificenze in memoria di Pietro Gugliemo Scaletta, nato a Mombaruzzo nel 1908, e di Aldo Adorno, nato a Canelli nel 1923. Di seguito pubblichiamo tutti i messaggi inviati dai ragazzi. Io non dimentico non vi sono razze e diversita’ gli uomini sono  uguali, da amare.  Oggi e sempre ricordo quegli uomini che non sono stati amati, ma torturati e uccisi,umiliati. Voglio ricordare,  non solo per evitare che un giorno riaccada ma per dare  voce alla verita’ . Benedetta bacarelli Questo non è paragonabile rispetto alla sofferenze provate da queste persone! Il Giorno della Memoria non é un solo giorno all’anno. Questo avvenimento deve essere presente nei nostri cuori 365 giorni l’anno, prendendo esempio da ogni vittima che non ha conosciuto sentimenti d’odio,anche se di sicuro non ha potuto perdonare tutto ciò. Come l’araba fenice rinasce dalle sue ceneri, possano così rigenerarsi il rispetto e la dignità nei confronti di ogni essere vivente. Non é debole chi cade, soprattutto se cadendo trova la forza di rialzarsi. Che il loro sorriso possa vivere sempre in noi. Per concludere vorrei dedicare questa frase a tutte le numerose vittime: “Che il sole vi possa sempre risplendere sul volto e che il vento del destino vi porti in alto a danzare con le stelle”. Carola Marchiori, Liceo linguistico,giuridico-economico Ugo Foscolo “shemà” e “zakar” mi disse Primo Levi; ora, queste parole emozionano ancora? Lo spero fortemente! Marco Non voglio vincere! Ma sé così fosse il mio premio sarebbe un regalo per un amico! Il mio premio è quello di essere quì! Sentire e capire quanto è brutto l’odio . . E la guerra . . Vedere tutta queste persone mi fà capire che  sempre più persone non vorranno mai più guerre e sempre più persone non dimentichera e faranno ricordare. . . Michele Nel campo, guardando la mia immagine riflessa, ho notato che non c’era… 
Liceo Classico Vittorio Alfieri oggi non è solo una giornata qualunque ma ben si è un modo per ricordare le persone che hanno perso la famiglia e la vita che è la cosa più bella che cè e un peccato che a volte qualcuno se lo dimentichi ! Ricordiamo oggi tutti insieme e viviamo in modo che la paura della morte non entri mai nel nostro cuore e con il rispetto di ogni religione e di tutti perché la vita è una ed è bellissima . Artom luca Non credo che tutti siano pienamente consapevoli di quello che é successo. 
Molti cercano di dimenticarlo, di fingere che non sia accaduto nulla. 
Ma non serve a niente dimenticare, anzi bisogna parlare e riflettere su tutto ciò, per evitare che una simile atrocità si ripeta in futuro. 
Rossella, liceo Classico Vittorio Alfieri …per non dimenticare ciò che altri avrebbero voluto che noi giovani dimenticassimo. 
Mariam 
Lic. Classico Vittorio Alfieri Quando non si riesce a dimenticare, si prova a perdonare. Elena Volere è potere, io voglio ricordare anche se non posso ricordare, per non dimenticare mai… Non bisogna dimenticare perché è partendo dal passato che si inizia a costruire il futuro. 
G. M. Istituto A. Monti Da tutto il castigliano 

non sono uno studente modello e pochi sono i miei interessi se non stupidaggini ma questo della shoa è un argomento che mi tocca e non riesco a trovare parole per descrivere la vergogna che provo nei confronti della  razza umana cui appartengo per ciò che ha fatto e il dispiacere che provo per tutte quelle povere vittime che come “colpa” avevano quella di avere usi e costumi non “ariani”. 
 
Andrea liceo U.Foscolo Non so se ci sia una frase giusta da dire in questi casi…. però spero che chi resta riesca a trovare la felicità e la serenità di vivere, anche per chi non c’è più, che vorrebbe questo da loro… 
Di non cadere nell’abisso del dolore ma inseguire la piccola luce della speranza… 
Anche perchè la Storia è fatta dai passi dell’uomo…. E ricordarne le cadute serve a rimanere in piedi..(Mirko artom 5am) Anche un “buuu!” allo stadio, se non viene condannato può  essere l’inizio di un Olocausto Rita Levi Montalcini è una persona che mi ha immesso molto coraggio. Grazie a lei ho imparato a vedere la vita con una prospettiva migliore. Nella giornata della memoria non dovremmo solo ricordare lo sterminio degli ebrei, la shoah, il nazismo. 
Dovremmo fermarci un attimo e riflettere sulla quotidianità, sull’intolleranza, sull’accettazione mancata della diversità, sulle ostilità e sui conflitti che hanno inizio solo per l’incapacità di accettare la diversità. Dovremmo riflettere guardando gli occhi di un bambino, la sua purezza, e chiederci come tanta cattiveria possa essere inflitta ad un angelo così indifeso. Dovremmo pensare gli occhi delle donne, delle madri, che si vedevano strappare i figli, a chi avrebbe voluto morire piuttosto che piangere la morte dei propri cari. Dovremmo fermarci un attimo, guardarci dentro, e chiederci cosa ognuno di noi fa ogni giorno per rimuovere i pregiudizi e le ostilità, partendo dalla scuola, dall’infanzia e sviluppare il sentimento di accettazione, di apertura, di arricchimento nei confronti della diversità, piuttosto che di rifiuto. 
Ad Aushwitz, a Mauthausen, erano tutti soli. L’odio e il disprezzo non lasciavano spazio all’ossigeno dell’aria. 
La nostra Repubblica, la nostra Italia, ha il dovere di formare ognuno di noi all’amore, alla conoscenza dei fatti, al superamento dei limiti che hanno inflitto segni indimenticabili all’umanità. Ricordare è il dovere che dobbiamo adempiere per diventare grandi, e soprattutto per diventare un po’ più umani. 
E. G. J. M. 5A GIOBERT E’ giusto non dimenticare cio che ha segnato la storia della nostra liberta,perche ha potuto farci aprire gli occhi e il cuore verso una realta migliore. Ora rendiamo questa giornata speciale x noi e per tutti quelli che hanno conosciuto la violenza e la sofferenza in prima persona… Alunni scuola della montegrosso! Non bisogna vivere nell’ Illusione che ciò non sì ripeta, perché questo è accaduto in un istante, quindi dobbiamo stare attenti ogni singoli attimo. 
Da Chiara e Alessia E’ giusto non dimenticare ciò che ha segnato la storia della nostra libertà, perché ha potuto farci aprire gli occhi e il cuore verso una realtà migliore. Ora rendiamo questa giornata speciale per noi e per tutti quelli che hanno consciuto la violenza e la sofferenza in prima persona! Alunni della scuola di montegrosso Lo zelo con cui  operano enti pubblici, ma più ancora il sacrificio con cui oppressi ricordano i propri oppressori, mostrano come la guarigione di alcune ferite sia un bene, la loro scomparsa un problema,poiché essa è amnesia di quanto l’ uomo possa autoinfliggersi e cecità nei confronti di un germe sempre presente negli occhi con cui guarda,nelle orecchie con cui sente e nella mente con cui pensa. Per me la giornata della memoria é un giorno da ricordare, per mostrare sia ad adulti che a noi ragazzi quello che é successo a molti di noi. Esso serve a non cadere di nuovo in quell’errore. 
Montegrosso La libertà non si può toccare o comprare. Bisogna viverla e guadagnarla, combattere per poterla ottenere. La libertà non è il poter fare quello che si vuole. E essere consapevoli che è un dono che rende la vita bella. 

Ciao A me sono sempre interessate manifestazioni di questo genere penso che fino ad adesso sia stato tutto molto interessante perché penso che tutto quello che è successo non si debba mai dimenticare.ELISA LOMBARDO 🙂 E’ difficile dal punto di vista di noi alunni dare un opinione obbiettiva. Io grazie a mio nonno ho capito che quello della 2 guerra mondiale che non fosse  storia ma una favola. Perché un abominio simile e difficile da credere, da immaginare, da accettare. 
 
Grazie per questa bellissima giornata perché mi ha fatto capire tante cose e perché mi ha colpito molto Ognuno di noi merita la libertà! La libertà di ridere, piangere, sbagliare, vivere e morire. Ognuno di noi deve essere padrone di se stesso. La giornata della memoria é una giornata molto significativa e da ricordare per non commettere più gli stessi errori e ci  fa riflettere sul significato di libertà , che in quel periodo per molti  non esisteva Montegrosso Non credo sia possibile spiegare davvero cosa si prova sentendo la gente parlare delle cose orribili che ha vissuto,nella mente di una ragazza passano mille idee,mille emozioni rabbia,delusione e forse un po di dolore. dolore perchè tra le file di quegli uomini trattati come cose,c’era gente umile,che forse non aveva nulla a che fare con tutto,forse voleva solo vivere,un semplice diritto no? – Istituto Monti Locke sosteneva che nell’uomo esiste uno stato naturale che lo dota di liberta e di ragione e in quanto tale rispetta gli altri e la natura. Quando ho sentito queste parole stamattina, ho provato rabbia. Se solo Locke avesse visto o almeno immaginato quel che sarebbe successo dopo qualche secolo, si sarebbe ricreduto. come si può parlare di libertà quando la si nega agli altri? come si può parlare di umanita, quando si toglie libertà in questo modo? 
Avere il coraggio di sopportare lo schiacciante peso della libertà  non è cosa che si possa insegnare ma solo vivere ed acquisire, ancor di più quando questa ci viene strappata via. Tramandare questo valore con il proprio cuore è l’unico strumento che abbiamo per entrare in quello degli altri e nella loro memoria. Per non dimenticare. Grazie del pezzo del vostro temo. Gauss Guarda i girasoli: loro si inchinano al sole, ma se uno è troppo inchinato vuol dire che è morto. Tu sei un servitore, non un servo. Servire è l’arte suprema. Dio è il primo servitore; Lui è il servitore di tutti gli uomini, ma non è il servo di nessuno. 
Liceo classico Alfieri L’indifferenza è il male del secolo. Come una patina avvolge l’amore e il dolore, la morte e la vita. Niente ci appartiene, guardiamo la nostra storia come se contemplassimo un dipinto. Con lo stesso sentimento di tranquillo distacco. é forse ora di squarciare questa grandiosa e ingannevole tela. 
Margherita perna-liceo scientifico vercelli Molte sono le parole fatte sulla guerra, libri pieni di emozioni che si provavano in quei  tempi, alcuni che combattevano con ardore, altri che volevano solo tornare nel “caro” letto. Posso solo condividere la sofferenza, nella speranza che gli uomini “stiano sempre lontano dalla guerra”. Rovera Chiara, Liceo U. Foscolo Sentire testimonianze come quelle ascoltate oggi mi fa capire quanto la mente umana possa spingersi oltre qualsiasi limiti di decenza! Ma la cosa che forse mi fa inorridire di più è il fatto che ci siano alcune persone che negano l’esistenza degli orrori dei lager! 

Per non dimenticare questo scempio, questo profondo dolore;  la shoah è una grande ferita nel cuore di tutti noi, che anche se rimarginata dal tempo non si cancellera mai. 
Q sella 18 anni in un campo di concentramento, una cicatrice: le carestie, il freddo, gli omicidi e condividere una sola speranza, uscirne vivi. 
Ludovica.Foscolo Dobbiamo imparare e crescere nel sano rispetto della vita, per stare lontani dalle stragi della storia. Non bisogna dimenticare il massacro di tanti uomini innocenti e noi giovani dobbiamo stare lontani dalle guerre. 
Martina 
Liceo Foscolo Questa giornata si deve ricordare ora e in futuro, perchè non dobbiamo dimenticare le persone che hanno lottato per essere liberi, da ogni forma di razzismo. Le testimonianze ci fanno capire la cattiveria di quegli anni e il dolore che hanno vissuto e che gli hanno lasciato un segno indelebile nella loro vita Si deve rispettare il pensiero di tutti. La cosa importante e che nessuno tenti di opprimere le idee altrui Quando chiedevo il significato della giornata della memoria, tutti rispondevano con le stesse frasi sintetiche: “per ricordare gli ebrei uccisi nei campi di concentramento”. Non riuscivo a capire, nessuno sapeva davvero dirmi cosa fosse, nonostante le tante spiegazioni, i tanti discorsi, continuavo a non comprendere. Poi ho ascoltato alcune testimonianze, e finalmente ho capito. Il loro coraggio, le torture sopportate, cosa che io non riuscirei neanche ad immaginare. Nella giornata della memoria non vanno solo ricordate  le parti strazianti, ma anche la speranza, che queste persone hanno portato allora, e che nel cuore portano ancora adesso, raccontandolo a noi. La giornata della  memoria e’ un occasione per ricordare fino a che punto la crudeltà umana può arrivare.Intere famiglie di ebrei uccisi dai tedeschi solo perche’ non professavano la  loro religione.Solo per questo…spero non si verifichi mai piu’…altrimenti sara’ questa la vera fine del mondo… 
Montegrosso d’Asti Scrivere? Comunicare? Ma come si fa a dire qualcosa? Sono ricordi raccontati mozzafiato, ti levano le parole di bocca. Ti asciugano il palato. Ti smontano tutte le certezze che la nostra vita ci assicura. Non posso far altro che imparare da tutto questo ad apprezzare ogni piccolezza della quotidianita, senza la quale, nonostante ci sembri così ovvio, non potremmo far altro che ridurci ad essere “bruti”! Alessia A., Vercelli Alcune persone sostengono che non sia possibile che sia accaduto tutto questo, e che abbiano creato dei fotomontaggi! Non è possibile negare ciò che realmente c’è stato, in quanto ci sono tante testimonianze che raccontono e che in primis hanno vissuto quella terribile odissea, quella cattiveria e ostilità! Le testimonianze sono le persone che sono riuscite a scappare e riprendersi la loro libertà!!! La giornata della memoria è un giorno da non dimenticare mai, e ricordarlo con la consapevolezza di ciò che è accaduto! E’ triste pensare che l’uomo sia capace di tali crudeltà verso i suoi simili ma è bello pensare che alcune persone che l’hanno vissuto riescano ancora a sorridere e piangere ma mostrarsi forti al punto di diffondere le loro testimonianze. Nonostante io pensi che sia impossibile comprendere a fondo la loro esperienza, è necessario conoscere i fatti per evitare che simili tragedie possano ripetersi. 
D. Rampone 
Liceo Ugo Foscolo In questa giornata vorrei ricordare le persone che hanno subito tutte le cattiverie da persone non umane. E’ sorprendente come riescono a descrivere la vita nei campi di concentramento. In questi luoghi di tristezza, pianto e dolore. Noi che siamo la nuova generazione dobbiamo sapere la storia, perche chi non sa la storia e’ costretta a ripeterla. Montegrosso La storia è maestra di vita e ci insegna che l’uomo è capace di grandi cose. Con la persecuzione degli ebrei ha dimostrato di essere la macchina di guerra più feroce che ci sia. Ma l’uomo non è solo dolore, non è solo morte, l’uomo non è solo portatore di guerre. L’uomo è libertà. 
24 gennaio per non dimenticare… 
natasa_istituto monti Non dimentichiamo i nostri errori. 
La storia è fatta dai passi dell’uomo, ricordarne le cadute serve a rimanere in piedi. 
Conoscere e non dimenticare il passato serva a costruire un futuro migliore, senza odio razziale. 
Foscolo Considerate se questa è vita:senza una famiglia,senza cibo nè  acqua,senza la possibilità di parlare,senza poter dimenticare.. 

Oscilliamo camminando ai margini dell’indifferenza, resa densa e percepibile  nell’aria che si respira. Non siamo consapevoli della libertà  che con non curanza maneggiamo, come fosse un diritto permanente, e non una flebile speranza frammentaria, che a tratti perde la sua forza se non la si nutre con ideali di uguaglianza nei quali si deve credere sino allo stremo. Avere la fermezza e il coraggio di non vergognarsi di ciò che si è, considerando la differenza come un valore fondamentale. Questo vuol dire non dimenticare. Angela baci e giorgia carano, scuola monti Noi possiamo essere felici di non aver vissuto quei momenti infernali, momenti che non avessero avuto mai un fine e speriamo che una tale violenza non succeda e non esista più.  Sicuramente questo ricordo ci sarà sempre e ci segnerà per tutta la vita. 
CAMILLA. M. La libertà é come l’aria, capisci quanto é importante solo quando viene a mancare… Lorenzo Tessitore Liceo Classico “V Alfieri” Forse non saremo mai in grado di comprendere veramente cosa voglia dire essere deportati a 18 anni in un campo di concentramento. Il vivo racconto però può aiutarci a farci apprezzare la libertà, quella che questi Grandi, unendo tutte le loro forze, sono riusciti a conquistare per loro e per noi e che ora tramandano con il sorriso sulle labbra nascondendo attimi di commozione. Memoria sì, affinché tutto ciò non venga mai dimenticato da noi che renderemo questo ricordo un messaggio per il futuro. Alessia S, scientifico Vercelli Grazie 
 
Giovanni Frizza Pensare a queste testimonianze vengono i brividi, a tutte queste persone che hanno sofferto per la pazzia di persone che hanno abusato del potere a loro concesso. 
E’ stato un periodo difficile. 
Un grosso ringraziamento alle persone che hanno contribuito a renderci un futuro migliore. Grazie! 
 
Istituto gauss Considerate se questa è vita:senza una famiglia,senza cibo nè acqua,senza la possibilità di parlare,senza poter dimenticare..Augusto Monti Caro nonno, non ti ho mai conosciuto. Non ti ho mai veramente conosciuto prima di oggi, che hai vissuto per un attimo in queste parole. In questi brividi. Ora so chi sei stato, l’ho letto nei loro occhi, che erano i tuoi. -Lorenzo, IIB Liceo classico Dovremmo ricordarci di queste testimonianze ogni giorno, non solo in queste occasioni. Dobbiamo renderci conto di quanto siamo fortunati ad essere liberi di parlare, pensare, esprimere la nostra opinione. Persone come queste meritano più di questi applausi, bisogna Guardarli negli occhi per poter immaginare quello che hanno provato, anche se per noi è difficile capire, possiamo solo lontanamente immaginare. 
Jessica giobert Non bisogna dimenticare e difendere i valori democratici con tutti i mezzi. 
Renato Goria Per non dimenticare 

in un giorno importante come questo, non posso che richiamare alla mente i momenti in cui ho avuto la possibilità di visitare il campo di concentramento di mathausen:ecco,proprio in questo frangente,ho potuto riflettere sul confine che separa l’uomo dall’irrazionalità che lo può cogliere nel corso della sua esistenza.di fronte a questo si può rispondere solo con il silenzio ed evitare che tali episodi accadano di nuovo. Andrea Berardo,liceo Vercelli Ce ne sono tante storie da raccontare. E tanti libri da rileggere ma nonostante tutto la guerra c’e. Ancora. Nonostante la democrazia. In memoria dei nostri caduti. Per non dimenticare le atrocità  subite Aggiungerei che è anche  il giorno in cui si ricorda il coraggio incredibile di quelle persone che hanno la forza di raccontare e di ricordare per non dimenticare! Noi siamo uomini fatti a forma di scatola, che contengono sconfitte, 
trionfi, dolore, speranza e amore. Nessuno è più forte di colui che sa controllare le sue emozioni e il suo passato. Marco V^AM artom La guerra: ciò che é stato, che (non) é, che NON sara! 
 
Mariam 
 
Lic. Classico Vittorio Alfieri 

Oggi sono qui…Apprendo e capisco che l’uomo non è libero…Ma solo libero di pensarlo…Tu ed io non siamo diversi… Quando la differenza tra la vita e la morte è fatta da un fucile, quando gli innocenti vengono puniti per una colpa che non hanno e vengono torturati in nome del dio in cui credono o per le loro scelte di vita , non ci sono parole adatte per descrivere tali mostruosità… Credo che noi ragazzi dobbiamo fare tesoro di queste testimonianze per non dimenticare, per migliorare come persone e per non permettere che venga lasciata un’altra cicatrice come questa sul volto dell’umanità. 
Liceo scientifico F. Vercelli A volte il silenzio colpisce più di molte parole ma sentire le testimonianze di ciò che l’ uomo é arrivato a fare, fa venire la pelle d’ oca. Diletta_ istituto monti memoria,ricordare il passato,la memoria è una fenice che si leva in volo risorgendo dalle ceneri degli errori.la memoria e un modo per capire il presente, aspettare il futuro fiduciosi di essere consapevoli degli sbagli dei nostri predecessori. 
La memoria serve a capire che ricordare è giusto, serve a capire che non bisogna aver paura di aspettarsi di sbagliare. 
La memoria, il ricordo è contemplare estasiati l’ultimo volo della fenice,per non dimenticare,per non sbagliare ancora una volta 
Testa Federico Liceo Classico Vittorio Alfieri Queste testimonianze di questi possiamo dire “superstiti”  sono una prova di quanto le persone possono essere non crudeli, ma, dico io, invidiosi perché è questo che io realtà erano i tedeschi solo invidiosi e io dico e continuo a ripetere che l’invidia è una “brutta  bestia ” che può provocare litigi ,ma che  può anche provocare guerre ,come in questo caso! scuola di montegrosso Oggi 24 gennaio 2013 come ogni anno si ricorda la persecuzione agli ebrei e la loro liberazione. Bisogna ricordare  per non dimenticare perchè senza passato non c’è futuro, chi è sopravvisuto non potrà mai cancellare le torture subite;gli è stato portato via tutto: dignità,parenti,libertà ma soprattutto parte della loro vita. Noi ragazzi dobbiamo imparare a rispettarci,a volerci bene anche se abbiamo idee opposte o apparteniamo a razze diverse perchè il razzismo è ancora presente ai nostri giorni. A.C. Giobert 5ac Foto, video e parole…letture e testimonianze piene di sentimento, di emozione e voglia di ricordare ciò che si spera non accada mai più. Immaginare quei momenti non è facile, ma aiuta a capire veramente il valore dell’Uomo e della Sua vita. Non ci resta che imparare. Caterina Frola, scientifico Vercelli Da oggi non rendero più difficile la vita dei miei genitori Oggi sono qui…Apprendo e capisco che l’uomo non è libero…Ma solo libero di pensarlo…Tu ed io non siamo diversi… (Ipsia andriano) Chiudo gli occhi e provo ad immaginare. E’ difficile, sembra lontano. Ma è accaduto. Per non sbagliare ancora non si può dimenticare. Giorgia carano e angela Baci monti Quest’occasione non e’ questione di numeri… Le persone non sono numeri: sono vite, sono storie sono amore e dolore, che vivranno per sempre se solo avremo il coraggio di ricordarle e portarle nel cuore. La storia di un uomo che si alza in piedi per parlare del padre.  La storia di una donna con la voce rotta dal dolore per la perdita del marito. La storia di un uomo k racconta con una risata delle sue avventure in Grecia. Tanta vita in mezzo alla morte. Beatrice Pasta Liceo Classico Non so se oggi riuscirei a vivere e a sopravvivere a quello che hanno vissuto loro. La persona che ricorda dimostra coraggio perché ricordare …Vuol dire far un grande sforzo e se tutti riuscissimo a ricordare …. Beh allora possiamo essere anche noi forti e coraggiosi. Beatrice Gillardi Liceo Classico Questa é la prima volta in cui non mi vergogno a piangere in mezzo a tanta gente! Forse perché nonostante ci siano state testimonianze più serene e altre invece più malinconiche…mi hanno fatto riflettere… 
-istituto statale “A.Monti”- A fronte di testimonianze terribili come sono quelle che ci sono state raccontate, di vite che hanno conosciuto le bassezze e le peggiori parti che possono alberare nell’animo degli uomini, a fronte dell’invito a non dimenticare, a non commettere nuovamente gli errori gravissimi già commessi in passato, mi chiedo come si possa permettere che genocidi e stermini e colonizzazioni violente, possano ancora distruggere la vita delle persone solo perché più deboli o in posizione di svantaggio rispetto ai loro carnefici. Oggi ai miei occhi sembra proprio infatti che quegli uomini che sono stati oppressi più degli altri, coloro ai quali specialmente è intitolata una giornata del ricordo, siano riusciti a macchiarsi di ipocrisia, a rendersi simili ai loro antichi persecutori nascondendosi dietro al potere, al denaro e a diritti che si sono nel tempo arrogati o che ingiustamente gli sono stati attribuiti da altri sulla base di un senso di colpa che sembrava dovuto, ma che oramai,  
 dopo le pene inflitte ai palestinesi, la cui unica colpa è quella di aver dovuto vedersi strappare un pezzo di territorio che loro abitavano da secoli e poi avere addirittura voluto riaverlo. Ora addirittura Israele si oppone alla loro ammissione all’ONU, e intensifica la propria presenza militare nei territori che non sono legittimamente suoi. Lorenzo Sono ancora più convinto di quanto detto prima. . . .Sono orgolioso perche’ ho accompagnato il signor torta. . . Farà un problema spiegare a lui perché non ha ricevuto la medaglia. . . Ma sarà felice per tutti gli applausi ricevuti. . .Io tutti i giorni vivo sentendo lui felice . . .Per essere scampato alla morte. . .Michele Inutile scrivere tante frasi e parole… A volte basta stare zitti e ascoltare le parole di GRANDI uomini…. GRANDI persone per riempirsi il cuore e per capire quanto siamo fortunati oggi! E se siamo così fortunati ed abbiamo tutto questo possiamo solo riconoscerlo a persone che hanno rischiato la propria vita x quella di altre persone! 4AP istituto monti Davanti a queste testimonianze sembra che ogni parola sia inadeguata, che ogni frase non basterebbe mai per colmare quel senso di vuoto, di dolore che ci è appena stato mostrato. E forse si, è il silenzio a valere più di mille parole. Quel silenzio pieno di emozioni, di tristezza, di ricordi che volutamente queste persone hanno deciso di trasmetterci. Ed è questa la vera importanza, essere consapevoli di ciò che è stato, di quella drammatica storia.. E qui, oggi, di cosa noi possediamo: la libertà. Oggi, giorno della memoria. Per non dimenticare. Augusto monti. Giulia fumagallo