Sono ormai cinque giorni che Isola d’Asti piange la terribile morte di Luigi “Gigi” Di Gianni, l’imprenditore freddato con tre colpi di fucile a due passi da casa, in corso Volpini. I carabinieri che dalle 22.30 di sabato stanno lavorando a 360° per identificare il killer che ha tolto la vita a Gigi, comproprietario di un night club nell’Alessandrino. Proprio oggi, giovedì 17 gennaio, il procuratore Giorgio Vitari, titolare del fascicolo dell’omicidio ha fatto eseguire l’esame autoptico sul corpo dell’uomo. Intanto il paese vive nella paura, visti anche gli ultimi fatti di cronaca come la rapina avvenuta ieri sera, mercoledì, nel bar Stella. Ne parliamo con il sindaco del paese Franco Cavagnino. Che aria si respira ad Isola dopo l’efferato crimine? Sono costernato e preoccupato per quanto accaduto nel nostro Comune. È un episodio grave che ha gettato tutta la comunità in uno stato di apprensione. Conosceva la vittima? Come si spiega un simile episodio? Non ho conosciuto di persona la vittima, ma tutti lo dipingono come una brava persona, buona e disponibile. È inspiegabile come sia potuto accadere un fatto del genere, in pieno centro abitato, sulla strada provinciale, sempre molto trafficata e illuminata. Una sparatoria finita nel sangue ad Isola non c’era mai stata. Un fatto increscioso che avrebbe potuto avere conseguenze ancora più gravi, visto che alcuni proiettili vacanti hanno mandato in frantumi i vetri di un auto parcheggiata lì e magari avrebbero potuto raggiungere dei passanti o dei residenti. Torna, dunque, alla ribalta il problema della sicurezza nei paesi. I sindaci chiedono più controlli da parte delle forze dell’ordine, ma si deve sempre fare i conti con la carenza di uomini e mezzi. Qual è la situazione? I vigili della comunità collinare Valtiglione sono soltanto 3 su 11 Comuni e da soli non possono fare miracoli. Collaborano con i carabinieri della stazione di Costigliole, che hanno più mezzi a disposizione, ma si trovano a dover pattugliare un territorio troppo vasto. L’intervista completa, il punto sull’indagine e altre testimonianze in edicola da domani venerdì 18 gennaio 2013 sul nuovo numero della Gazzetta d’Asti. Martina Tartaglino