schemi di carta (39) MASSIMO COTTOL’edizione 2015 del Palio di Asti porta a battesimo Massimo Cotto, nominato assessore al Palio dopo le dimissioni di Alberto Pasta. Assessore, quali sono le sensazioni alla vigilia della sua prima corsa? Sono sensazioni bellissime, un misto di onore ed emozione. La cosa bella del Palio è che entri a far parte di un meccanismo pazzesco. E’ come entrare come nuovo giocatore in una squadra di calcio, con la differenza che nel mio caso gioco per tutte le squadre. La mia più grande preoccupazione va al meteo: spero che non metta i bastoni tra le ruote. E soprattutto spero che vada tutto bene, a partire dai cavalli. Tant’è che ci stiamo adoperando molto perché essi possano correre nella massima sicurezza. Un’edizione, questa, particolarmente carica di cultura, tra mostre, musei e soprattutto il Museo del Palio che ha visto la luce. L’inaugurazione del Museo del Palio è stato un passo molto importante. Finalmente è stato aperto un luogo che potrà contenere la storia di tutti noi astigiani. Il Palio vivrà in quelle stanze tutto l’anno e non rimarrà qualcosa di intimo e privato, relegato nei ricordi e nei pensieri di chi lo vive. Le premesse ci sono tutte perché quello di quest’anno sia un bellissimo Palio, in attesa del prossimo anno quando prenderanno vita una serie di cambiamenti che ho in mente. Cambiamenti che dovranno essere condivisi dai Comitati. Chi vincerà il Palio 2015? Vorrei dire che lo vincerò io. Vorrei dire che lo vincerà San Paolo, il mio rione. In realtà spero che lo vincano i cavalli. Tutti. Io capisco le proteste degli animalisti, più di quanto non pensino. Ma la sicurezza dei cavalli è il primo pensiero di ogni persona che ruota intorno al mondo del Palio e mi auguro proprio che tutto proceda per il meglio. Il mio desiderio più grande è che sia davvero una grande giornata di festa. L’intervista completa sul numero della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 18 settembre 2015 Laura Avidano