“Villa Felice”, il nuovo libro dello scrittore astigiano Corrado Brignolo, edito da Baima Ronchetti&C. (13 euro), è stato pubblicato in questi giorni e sarà presentato al Foyer delle Famiglie venerdì 14 novembre alle 21.
Si tratta di una raccolta di otto favole che, diversamente dai precedenti volumi, “C’era una volta nel bosco” e “Il grande abbraccio della foresta”, hanno come protagonisti oggetti invece che animali. Un’immersione nel mondo del fantastico da parte di questo scrittore-papà che ha cominciato creando fiabe e favole per fare addormentare la figlioletta.
Come è nata la passione per la scrittura e in particolare per le favole per bambini?
“La mia passione per la scrittura è nata alle Elementari, grazie alla maestra Rosa Piromalli, e si è rafforzata alle Medie e alle Superiori dove docenti esigenti hanno alimentato il mio amore per la lingua italiana, la grammatica e la letteratura. Fin da piccolo amavo l’Italiano e vincevo tutte le gare di verbi. La vita mi ha poi portato su un’altra strada: ho lavorato per 25 anni come trasportatore, 10 sui pullman con la Hollibus e 15 sui camion. Prima di allora avevo già scritto qualche articolo per un giornale locale, sonetti e canzoni con il mio gruppo musicale, gli Imperial. Tra il 2021 e il 2022, la diagnosi di Sindrome di Brugada e l’impianto di un defibrillatore mi hanno costretto a lasciare il lavoro. Ho così deciso, insieme a mia moglie Chiara, di dedicarmi di più a nostra figlia Emma. Leggendole le favole prima di dormire, una sera ho iniziato a inventarne di mie, che poi ho messo per iscritto. È stato mio fratello Ermanno, musicista che vive in Australia, a suggerirmi di pubblicarle dopo averne letta una AU figlia Beatrice. Da lì è nato il mio primo libro di favole, seguito poi da un secondo, un terzo e da molte altre opere scritte negli ultimi anni”.
Quali sono i suoi autori preferiti?
“Amo le favole, perciò non posso non citare Esopo che ha avuto il grande merito di raccoglierle e scriverle in modo impeccabile, e Babrio, favolista meno noto vissuto nel II secolo d.C., le cui opere sono state riscoperte di recente. Tuttavia, ciò che preferisco leggere sono i gialli, soprattutto quelli con una forte ambientazione territoriale. Non faccio nomi perché conosco diversi autori piemontesi e rischierei di dimenticarne qualcuno, anche di altri generi, che mi hanno colpito positivamente. Leggo non solo per piacere ma anche per migliorare nella scrittura. Apprezzo inoltre autori più commerciali, come Dan Brown, che mi affascina molto”.
Ci parli del suo ultimo libro “ Villa Felice”.
“Villa Felice è un libro di favole, non di fiabe, ci tengo a sottolineare spesso questa distinzione: le favole hanno una morale finale e possono essere apprezzate anche dagli adulti, mentre le fiabe, con la loro magia e il lieto fine, sono più adatte ai bambini. In questo volume i protagonisti non sono più animali, come nei due libri precedenti, ma oggetti, più difficili da trattare senza scadere nel ridicolo ma anche più divertenti da raccontare. Tra i protagonisti ci sono un coltello che vuole cambiare forma dopo aver scoperto di poter ferire, una pietra che insegna il valore di ogni individuo e un orologio punito dalla propria impazienza. Il libro raccoglie otto favole e include alcune pagine dedicate alla creatività dei piccoli lettori, ispirate ai laboratori che tengo nelle scuole di tutta Italia”.
L’intervista completa sul numero della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 7 novembre 2025
Massimo Allario


