Il commento al Vangelo di domenica 9 novembre (Gv 2, 13-22 ) a cura di Anna Quartararo
Il Vangelo di questa domenica ci consegna l’episodio della purificazione del tempio di Gerusalemme. Il tempio, che per gli ebrei era il luogo della presenza e dell’incontro con Dio, era diventato un mercato, dove si andava per arricchirsi, invece di dedicarsi con devozione alla preghiera.
Gesù frusta, rovescia i banchi dei cambiamonete, scaccia via tutti e li rimprovera per non aver avuto il rispetto che meritava la casa del Padre. Inizialmente questo passo è un po’ contorto e anche io sono rimasta confusa come i Giudei che non comprendono subito quello che dice. In questo episodio Gesù, che viene a portare pace e a insegnarci l’Amore, però, rimprovera chi si è lasciato ammaliare da idoli di ricchezza, egoismo e interesse, trascurando ciò che davvero conta: coltivare un rapporto sincero con il Signore.
Diventa più chiaro se pensiamo che quando Gesù dice: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!» sta parlando anche a noi. Siamo invitati a scacciare dalla nostra mente e dal nostro cuore quello che ci distoglie da Dio, che non ci aiuta a metterlo al centro della nostra vita.
Quando abbiamo dei dubbi, siamo sopraffatti e non sappiamo cosa fare, Gesù ci chiama a tralasciare i pensieri negativi e le distrazioni, e a mettere al primo posto delle nostre priorità Lui. Questo può certamente risultarci difficile, ma a volte compiere scelte radicali è l’unico modo per fare posto a Gesù, che vuole il nostro bene e conosce le nostre fatiche.


