“Immaginate come deve sentirsi una persona che è scappata dalle carceri libiche e che ora sitrova qui, costretta in uno spazio angusto, seduta o sdraiata senza potersi muovere …chiediamo il vostro aiuto, chiediamo l’aiuto delle persone a terra … Siamo stanchi, siamoesausti. Fateci scendere”. Questo l’appello di una delle 42 persone provenienti dalla Libia che,dopo esser state soccorse in mare, si trovano da ormai 12 giorni a bordo della Sea Watch 3, allargo dell’isola di Lampedusa, in attesa che sia data l’autorizzazione a sbarcare.Il rispetto dei diritti umani, i moniti dell’Onu, il buon senso, l’eredità politica, giuridica e umanadel nostro paese che vede ribadito nell’art. 2 della Costituzione l’inderogabile principio dellasolidarietà umana, non sono stati sufficienti, a oggi, a interrompere una partita politica giocatasulle vite delle persone”.

Per dimostrare la propria solidarietà ai profughi e all’equipaggio della nave, il ForumLampedusa solidale e il parroco dell’isola dal 19 giugno trascorrono le notti sul sagrato dellaChiesa di San Gerlando, invitando a replicare l’iniziativa in altre parti d’Italia.Da domenica 23 giugno a Torino persone, associazioni e collettivi solidali hanno raccoltol’appello, trascorrendo tutte le notti sul sagrato della chiesa di San Dalmazzo in via Garibaldi(iniziativa cui ha partecipato anche la Rete Welcoming Asti).

Giovedì 27 giugno anche Asti raccoglierà l’appello e, se la vicenda non si sarà conclusapositivamente prima, tutti sono invitati a trovarsi dalle 21 davanti alla Chiesa di SSecondo, in piazza S. Secondo, per un presidio notturno pacifico e solidale che si concluderàalle 7 della mattina seguente. Come a Lampedusa e a Torino, l’iniziativa è apartitica ed è finalizzata a portare un messaggiodi umanità, oltre che a dare un segno di solidarietà e di condivisione, utilizzandosimbolicamente la coperta isotermica, che invitiamo a portare all’appuntamento.

Qualunque tipodi contributo è importante: per chi non potrà fermarsi tutta la notte, basta un passaggio, unavisita per condividere parole, messaggi, idee.#RestiamoUmaniEmail: welcomingasti@gmail.com Facebook: https://www.facebook.com/events/328257788093338/

Aderiscono alla Rete Welcoming Asti ACLI Asti, Uff.Diocesano Pastorale Migranti Asti, Centro Missionario Diocesano Asti, Caritas Diocesana diAsti, Ass. Noix de Kola, Libera Asti, Ass. Cittadinanzattiva Piemonte EPS – sez. Asti,Coordinamento Asti Est, Ass. Ananse, Ass. Tempi di Fraternità OdV, Ass. Altritasti, ANPIComitato Provinciale di Asti, ASIAP-Associazione Senegalo italiana Asti e Provincia.