locandinafilm_Romeo & Juliet_locandinaROMEO & JULIET Regia: Carlo Carlei Interpreti: Douglas Booth, Hailee Steinfeld, Paul Giamatti, Laura Morante Frutto di una coproduzione internazionale, che comprende fra l’altro il debutto al cinema della Swarovski Entertainment, divisione della celebre azienda di cristalli artistici, questa nuova versione arriva con un po’ di ritardo – è del 2013 – giusto per San Valentino. Ma almeno dalle parole del regista Carlo Carlei promette bene: “Ho privilegiato uno stile con un ritmo serrato e molta suspense. Infatti la sfida per me è stata quella di farne una versione totalmente priva di quelle rigidità e pesantezze che il pubblico giovane spesso associa ai polpettoni in costume”. La storia, rielaborata pure da Shakespeare alla fine del 1500, è quella dei due giovani, il cui amore è contrastato dalle famiglie rivali: i Montecchi e i Capuleti. Le riprese sono state effettuate interamente in Italia, in studio a Cinecittà, e sui luoghi reali a Verona, oltre che a Mantova (palazzo ducale), Subiaco (all’abbazia), Caprarola presso Viterbo (palazzo Farnese). Il regista Carlei, dopo il successo all’estero del suo esordio “La corsa dell’innocente”, nel 1992, ha lavorato anche negli Stati Uniti; da noi, invece, ha girato più che altro fiction tv (“Padre Pio”, “Ferrari”). In questo caso, comunque, ha potuto coinvolgere in buona parte maestranze italiane e fra gli attori Laura Morante che interpreta la madre di Romeo. SHAUN, VITA DA PECORA Regia: Richard Starzak, Mark Burton La vita bucolica può essere noiosa, così l’intraprendente pecora Shaun, per un po’ di libertà, si caccia nei guai e per sbaglio “spedisce” il fattore con il cane pastore in città. Ora tutto il gregge dovrà partire per recuperarli, confrontandosi con il nuovo ambiente. “Shaun the sheep” è una serie animata che negli ultimi anni ha spopolato sulle televisioni di tutto il mondo, grazie alla simpatia dei personaggi, all’arguzia delle trovate, e al linguaggio universale, basato su immagini, rumori e musiche: le pecore, infatti, come nella realtà, non parlano, ma nella loro quotidianità si comportano un po’ come noi, salvo poi tornare a brucare l’erba, come se nulla fosse, nel momento in cui si sentono osservate. Il film è realizzato dalla casa di produzione Aardman, un piccolo miracolo di coraggio e fantasticherie, nata dai pupazzi animati fotogramma per fotogramma di due compagni di scuola negli anni Settanta. Ora, a Bristol, impiega decine di persone che hanno creato, con vari materiali, come argilla e plastilina, prima cortometraggi e poi i lungometraggi “Galline in fuga” e “Wallace & Gromit – La maledizione del coniglio mannaro”. Una sfida vinta dall’artigianato sulla computer grafica che piace a bambini e adulti. Recensioni di Umberto Ferrari