manifesto_famiglia_belierLA FAMIGLIA BELIER Regia: Éric Lartigau Interpreti: Karine Viard, François Damiens, Éric Elmosnino, Louane Emera, Roxane Duran Tutti i componenti della famiglia Bélier sono sordi, tranne la sedicenne Paula; per questo all’interno del nucleo domestico lei ha un ruolo molto importante per aiutare i genitori a gestire gli affari di casa, specialmente la fattoria che possiedono. Un giorno, però, scopre una passione che dai suoi viene vista come una sorta di tradimento, perché purtroppo non possono condividerla: il canto! Ben presto le si presenta la possibilità di partecipare a un concorso per cui dovrebbe allontanarsi da casa. Come la prenderanno i suoi? Una commedia francese che in modo leggero ragiona sul tema della diversità, divertendosi a capovolgerne il concetto. “Quello che mi divertiva in questa storia – ha affermato a tal proposito il regista – era spingere gli spettatori a chiedersi dove si possa situare la normalità. Sappiamo bene che è lo sguardo degli altri a determinare quello che è normale e quello che non lo è”. L’ULTIMO LUPO Regia: Jean-Jacques Annaud Interpreti: Shaofeng Feng, Shwaun Dou Co-produzione fra Cina e Francia, il film racconta di un giovane di Pechino inviato in Mongolia come insegnante per una tribù di pastori nomadi. Qui scopre l’alone mitico che ricopre i lupi, e affascinato dall’animale decide di adottare un cucciolo che ha trovato, cercando di addomesticarlo. Il rapporto rischia però di venire interrotto dalla decisione di un ufficiale governativo di eliminare tutti i lupi della regione. Dopo “L’orso” (1988) e “Due fratelli” (2004) con le tigri, Jean-Jacques Annaud ha realizzato nuovamente un’opera in cui gli animali fossero i veri protagonisti. Anche qui ha utilizzato lo stesso lungo procedimento per l’addestramento, tanto che ci sono voluti tre anni di lavoro sui cuccioli prima che fosse girata la prima scena. Una delle sequenze più impegnative – sia per le riprese, sia per l’incolumità dei cavalli – è stata quella della corsa nelle steppe con lupi e cavalli fianco a fianco. Poiché le riprese aeree o dall’elicottero avrebbero fatto muovere troppo la neve e spaventato gli animali, la prima difficoltà è stata risolta filmando con dei droni. Riguardo al pericolo corso dai cavalli con i lupi, invece, durante la scena gli addestratori erano in groppa di cavallo, vestiti di blu dalla testa ai piedi, per poter essere poi cancellati in post produzione. A cura di Umberto Ferrari