La guardia di finanza di Asti ha eseguito cinque misure di custodia cautelare per altrettanti soggetti gravemente indiziari di usura ed estorsione. Misure che sono state eseguite nelle province di Asti e Torino.

Si tratta dell’epilogo di una complessa indagine avviata nel corso dell’anno dal gruppo e dal nucleo di polizia economico-finanziaria delle fiamme gialle, che ha tratto origine dal monitoraggio del territorio astigiano e dall’esame di dati circa i flussi bancari riferibili al titolare di un’azienda agricola nonché amministratore di una società a responsabilità limitata, operanti in questa Provincia. 

I preliminari riscontri tempestivamente avviati dalle Fiamme Gialle, soprattutto per il timore legato all’incolumità della vittima, che non solo ha subito l’estorsione a che p stata anche pesantemente minacciata, hanno portato anche alla denuncia di altre otto persone. 

“Sono stati accertati un prestito di 100.000 euro garantito con assegni e cambiali nonché la fatturazione di operazioni oggettivamente inesistenti per giustificare le movimentazioni di denaro – spiegano gli inquirenti -. Il tasso di interesse applicato risulta pertanto di oltre il 400%”.

Il grave quadro accusatorio ha consentito al pmdi richiedere nei confronti dei cinque indagati più attivi l’emissione dell’ordinanza restrittiva. Si tratta di T.G di anni 48, D.D. di anni 42, F.I. di anni 31, N.P. di anni 58 e P.S.A. di 46 anni, tutti italiani.

Le misure sono state eseguite nei giorni scorsi con la collaborazione del personale del comando provinciale di Torino. I soggetti sono stati individuati nelle loro case tra Villanova d’Asti e Moncalieri. Un ultimo soggetto è stato invece individuato in un campeggio di Albenga dove stava trascorrendo le vacanze. 

Nel corso dell’operazione, cui hanno partecipato più di 40 militari, sono state condotte 14 perquisizioni locali e personali, anche nei confronti di alcune potenziali vittime del sodalizio criminale, che hanno consentito di rinvenire materiale comprovante la condotta illecita o utile a compiere atti violenti. Si tratta di due pistole giocattolo prive del tappo rosso, 6500 euro in contanti, numerosi assegni e cambiali frutto dell’attività usuraria, nonché ulteriore documentazione bancaria e fiscale che sarà oggetto di approfondimento investigativo da parte dei finanzieri nelle prossime settimane. 

È stato anche rintracciato e sequestrato un camion frigo che era stato precedentemente sottratto illecitamente al proprietario quale acconto per il debito accumulato.