Quattordici esercizi commerciali ispezionati, tra sale slot, punti vendita di ricariche e locali con apparecchi di vincita di denaro. E’ il risultato dei maxi controlli portati a termine nelle scorse settimane dai carabinieri delle compagnie di Asti, Canelli e Villanova nell’ambito di una campagna nazionale disposta dall’Arma contro al gioco d’azzardo patologico.
Tre le persone denunciate con sedici violazioni contestate di cui una sola amministrativa, una sala giochi chiusa, una proposta per la chiusura, sanzioni amministrative per 6.500 euro e penale per 89 mila euro.
Tra gli episodi più rilevanti la presenza di un minorenne trovato in un locale di Asti dedicato al gioco. Il ragazzino, la cui presenza era ovviamente illegale, è stato affidato ai genitori mentre il titolare della sala slot è stato multato. Inoltre i carabinieri hanno provveduto a segnalare l’esito del controllo all’Ufficio dei Monopoli di Piemonte e Valle d’Aosta, per la successiva applicazione della sanzione accessoria della chiusura dell’esercizio per un periodo ricompreso tra uno e tre mesi.
In un punto di ricariche sempre di Asti, invece, è stata riscontrata una violazione delle norme in materia di sicurezza sul lavoro per la mancanza di formazione di un lavoratore dipendente, ma anche l’installazione di telecamere di videosorveglianza senza autorizzazione.
In un’altra verifica, questa volta a San Damiano, sono stati trovati lavoratori in nero, ma sono state riscontrate anche altre irregolarità come l’omessa visita medica dei lavoratori, omessa redazione del documento di valutazione dei rischi, l’omessa formazione dei lavoratori, l’omessa predisposizione di misure per il primo soccorso sul luogo del lavoro e l’assenza di inidoneo impianto antincendio. Inoltre i carabinieri hanno constatato che erano state installate telecamere senza alcuna autorizzazione. Per questo sono state comminate ammende per 39 mila euro. L’attività è stata sospesa fino alla regolarizzazione dei lavoratori in nero.
Anche iun bar di Nizza Monferrato, dotato di slot machine, invece, sono state riscontrate numerose violazioni alle norme in materia di sicurezza sul lavoro (omessa collaborazione con il medico competente, omessa collaborazione con il Rappresentante dei Lavoratori, mancata formazione dei lavoratori, omessa sorveglianza sanitaria). Al titolare sono state comminate ammende per 41 mila euro.