E’ finita male ad una segretaria d’azienda 50enne torinese, che vive e lavora ad Alba, il raggiro da lei organizzato ai danni di suo zio, un ex imprenditore agricolo 78enne albese ora in pensione che vive in un paesino delle Langhe. La donna, approfittando del rapporto di parentela con l’anziano, da anni vedovo e molto malato, si era fatto delegare alcuni mesi fa a poter operare su due suoi conti correnti bancari ed uno postale. L’unico figlio dell’anziano, un medico che vive e lavora da molti anni ad Asti, si era fidato anche lui di sua cugina senza immaginare però che frodasse il padre. La segretaria, nell’arco dei sei mesi cioè da quando aveva avuto la delega dall’anziano zio, era riuscita a prelevare più di 50 mila euro da suoi conti facendoli transitare direttamente sul suo conto corrente bancario. Il figlio del pensionato, avendo notato che la cugina aveva comprato un’auto nuova ed aveva fatto altri costosi acquisti inusuali, ha cominciato a dubitare di lei e si è recato dai carabinieri della compagnia di Alba per denunciare la donna in quanto sospettava che, mano a mano, stesse prosciugando i conti correnti intestati al papà. I carabinieri hanno immediatamente avviato le indagini, di concerto con la Procura della Repubblica di Alba, svolgendo accertamenti bancari e patrimoniali mirati ad accertare la veridicità di quanto denunciato dal medico. In effetti i suoi sospetti erano più che fondati dal momento che dai tre conti correnti bancari e postali dell’anziano risultavano mancare oltre 50 mila euro transitati, poco alla volta, sul conto bancario della segretaria sua nipote. La donna è stata quindi denunciata in stato di libertà dai carabinieri per il reato di circonvenzione d’incapace e parte della somma di danaro della quale si era arbitrariamente appropriata è stata sequestrata in attesa di essere restituita al legittimo proprietario, ovvero all’anziano raggirato del quale però ora si occuperà solo il figlio.