Intensa attività per i carabinieri della stazione di Santo Stefano Belbo che hanno sventato un furto ai danni di un’azienda recuperando la refurtiva, identificando gli autori poi denunciati all’Autorità Giudiziaria ed arrestato 2 pregiudicati che devono scontare condanne definitive in carcere per vari reati da loro commessi in passato. Nella notte i militari hanno notato una Golf scura con tre giovani sospetti a bordo. Il conducente, alla vista dei militari, invertiva la marcia verso Canelli aumentando la velocità. Ne scaturiva un inseguimento protrattosi per qualche chilometro, poi i tre abbandonavano l’auto sul ciglio stradale dandosela a gambe nelle campagne circostanti favoriti dal buio. L’auto, al cui interno i carabinieri rinvenivano alcune taniche di gasolio per un totale di 150 litri rubati da un escavatore ed altri mezzi per movimento terra parcheggiati dinanzi ad un’azienda locale, veniva sottoposta a sequestro. La refurtiva, del valore di oltre 600 euro, restituita poi al titolare della ditta. Sull’auto i carabinieri rinvenivano alcuni cacciavite, pinze ed altri arnesi da scasso. Il mattino seguente il proprietario del veicolo, un 20enne macedone pregiudicato che vive ad Alba, si recava in caserma denunciando il furto della sua auto. Le successive indagini condotte dai Carabinieri hanno poi consentito di identificare i tre occupanti della Golf. Sono lo stesso proprietario, che aveva falsamente denunciato il furto dell’auto per eludere le investigazioni e due suoi amici ventenni: un altro macedone che abita ad Alba ed un romeno 22enne pregiudicato di Canelli. I tre sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Alba per concorso in furto aggravato e possesso di arnesi da scasso, inoltre il proprietario del mezzo anche per simulazione di reato e false attestazioni a Pubblico Ufficiale. Le indagini sul loro conto proseguono per verificare se si siano resi autori di altri furti analoghi perpetrati in Vallebelbo. In manette è finito invece un 30enne pregiudicato di Canelli rintracciato a Santo Stefano Belbo. Su di lui pendeva un mandato di cattura del Tribunale di Torino dovendo scontare una condanna a 8 mesi di carcere per lesioni, violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale. Nel 2010, mentre a Torino litigava per strada con la sua fidanzata, venne controllato da una pattuglia della Polizia intervenuta per sedare la lite ma si scagliò contro un poliziotto procurandogli lesioni. E’ stato poi condannato ed ora si trova nel carcere di Alba dove è stato tradotto dai carabinieri. Rintracciato anche un 17enne tunisino pregiudicato residente a Vercelli perché colpito da un ordine di carcerazione del Tribunale dei Minori di Milano per il reato di evasione. Un anno fa, mentre era ai domiciliari per spaccio di droga in una comunità terapeutica, si era allontanato. Per quei fatti i carabinieri lo hanno arrestato ed ora dovrà scontare 15 giorni di carcere.