Sembra di essere tornati ai tempi di Tangentopoli anche se in questa vicenda che interessa un imprenditore edile locale si parla di una maxi evasione fiscale di  otto milioni e mezzo di euro. Ieri mattina il nucleo di polizia tributaria ha arrestato l’ingegner Giorgio Rosmino. L’ordinanza di custodia cautelare nel carcere di Quarto è stata emessa dal pm Luciano Tarditi e disposta dal gip Elena Rocci. I finanzieri sono andati a prelevarlo nella sua casa in corso Dante. L’accusa è di frode fiscale. L’indagine era stata avviata nel maggio 2011 ed è scaturita da una segnalazione dell’agenzia delle entrate in merito a una dubbia richiesta di rimborso Iva di 750 mila euro presentata nel 2008 e nel 2009 dalla Edilstrade Srl di Asti, amministrata e di proprietà di Rosmino. Dalla disamina della contabilità aziendale si è scoperto che l’azienda astigiana aveva intrapreso rapporti commerciali con due ditte con sede a Roma e a Genova, risultate evasori totali per non aver mai presentato le previste dichiarazioni annuali ai fini fiscali; imprese che facevano capo alla medesima persona: un 62enne di origini siciliane. Le Fiamme Gialle hanno così svelato un articolato sistema di frode fiscale: le due aziende erano state tra l’altro inserite quali appaltatrici dei lavori per la costruzione di un capannone della Edilstrade a Quarto Inferiore. Enzo Armando