muscandiaSabato 16 maggio, alle 15.30, verrà presentato, presso la Cantina Sociale “Terre dei Santi” (via S. Giovanni 6, Castelnuovo Don Bosco, AT) il volume n. 14 dei Quaderni di Muscandia, la collana di studi, saggi e riflessioni, prodotta dall’Associazione Terra, Boschi, Gente e Memorie, che ha come oggetto principale i diversi elementi del paesaggio naturale e culturale che caratterizza il Piemonte collinare. Nel corso dell’incontro, dopo i saluti introduttivi, si succederannole relazioni di Franco Correggia (ideatore e curatore della collana editoriale), Tiziano Bo (idrobiologo dell’Università del Piemonte Orientale) ed Ezio Claudio Pia (dell’Università di Torino). Al termine, prima del brindisi di saluto conclusivo, avrà luogo un momento di dialogo e discussione sul volume con i lettori e il pubblico presente in sala. Con questo nuovo numero, che vede la luce a undici anni dall’uscita del primo, la serie dei Quaderni realizza il sedicesimo dei suoi volumi (14 ordinari e due monografici, per un totale di oltre 10.000 copie stampate), registrando nell’insieme la pubblicazione di 202lavori (occupanti 4154 pagine complessive e corredati da 4028 elementi iconografici), elaborati con il concorso di 123 diversi autori. Si tratta di un altro passo nel viaggio dei Quaderni di Muscandia finalizzato ad esplorare in modo meticoloso l’ambiente naturale, gli ecosistemi, la biodiversità, la flora, la fauna, la geopaleontologia, il clima, il paesaggio, la storia, l’architettura, l’arte, le dimensioni socio-antropologiche, la memoria contadina e la tradizione culturale che caratterizzano gli ambiti e i contesti del territorio collinare piemontese, con una particolare attenzione alle campagne astigiano-monferrine. Il nuovo volume (224 pagine, con ricca iconografia a colori), che ha come titolo generale di copertina “Storie e segreti di boschi, di ruscelli, di paludi, di villaggi e di altri luoghi dimenticati”, è stato realizzato grazie al sostegno economico di Fondazione CRT, Comunità Collinare “Alto Astigiano”, Comune di Castelnuovo Don Bosco e Lions Club Castelnuovo Don Bosco-Alto Astigiano. Anche questa volta, in coerenza con la mission e la tradizione dei Quaderni, le pagine del libro disegnano un percorso sinuoso che porta ad indagare luoghi materiali e immateriali, fisici e concettuali, in cui si annidano e si concentrano il senso e la peculiarità dei mondi di collina piemontesi. Nell’ampia sezione naturalisticache apre il volume, l’attenzione si fissa soprattutto su di un angolo segreto e fuori mano della campagna astigiana, nascosto tra Villanova d’Asti, Montafia e Buttigliera d’Asti: la Valle dei Savi, un frammento silenzioso di terra scavata e modellata dal Rio Traversola, dove un singolare addensamento di boschi, ruscelli e paludi concorre a generare un sistema ambientale di speciale valore ecosistemico e di elevata integrità ambientale. Di questo angolo di mondo, Tiziano Bo e Laura Gruppuso la multiforme idrofauna che abita le sue acque (estendendo, nel loro lavoro, il monitoraggio degli invertebrati fluviali anche al Rio Freddo e al Rio di Muscandia); Franco Correggia la ricchezza e la complessità della flora e della vegetazione che ne caratterizzano i boschi e i sentieri; Gianni Allegro illustra la varietà della carabidofauna che popola i suoi anfratti silenziosi; Renato Barbero in luce la bellezza delle libellule che ne frequentano i rii e gli stagni; Marco Demaria in rassegna le specie di zanzare che si occultano nelle sue umide penombre. Ancora nella sezione naturalistica, Lorenzo Gallo continua l’esplorazione della flora esotica insediatasi di recente sulle Colline del Po. Giorgio Baldizzone, Renato Barbero e Oscar Maioglio rivolgono invece la loro attenzione su specie vegetali e animali di particolare rarità recentemente ritrovate nei boschi di Valmanera, che contribuiscono ad accrescere il significato di questo Sito d’Interesse Comunitario sul piano della biodiversità. Quindi Franco Correggia un ampio viaggio per immagini tra le formeinsolite dei funghi che crescono nelle colline alto-astigiane. E infine, ancora Franco Correggia inseme a Gilio Moiso la sbalorditiva biologia di un curioso invertebrato vermiforme (il Gordius) che frequenta ruscelli, sorgenti e stagni delle campagne piemontesi e le cui modalità di sviluppo fanno apparire l’Alien cinematografico di Ridley Scott come l’innocente creatura di una fiaba per bambini. Nella seconda parte del volume,  che spazia liberamente tra storia, filosofia, arte e memoria, Franco Zampicinini tratteggia la figura di Gioanni Bosso di Cocconato, politico, inventore e poeta della prima metà del Novecento che racchiudeva in sé una commovente miscela di ingenuità, idealismo e umanità. Quindi il viaggio prosegue all’interno della canonica medievale di Vezzolano, dove negli ultimi anni, proprio all’interno del complesso romanico, ha trovato la sua naturale cornice il suggestivo e spettacolare presepio di Anna Rosa Nicola. E infine Francesco Scalfari e Lodovico Galleni alcune sintetiche riflessioni sul pensiero di Pierre Teilhard de Chardin, paleontologo, evoluzionista, filosofo e mistico di cui nel 2015 ricorre il sessantesimo anniversario della morte e che anche ad Asti verrà ricordato con convegni e giornate di studio. Il volume si chiude con un toccante ricordo, scritto da Ezio Claudio Pia, di Aris d’Anelli, eminente cardiologo, raffinato esperto di cinema, storico, saggista e figura di primo piano della cultura astigiana, spentosi novembre 2014 ad Asti.