Giovedì 27 gennaio (Giornata della Memoria), alle 17, presso il Salone convegni della Camera di Commercio di Asti, avrà luogo la presentazione del nuovo libro di Stefano Masino: «L’Impresa Masino e le “moderne costruzioni” ad Asti» (Edizioni Gazzetta d’Asti, 80 pp., 5 euro).
Al convegno (ingresso libero con l’omaggio del volume ai presenti) interverranno il giornalista Pippo Sacco («La Camera di Commercio e il Consorzio Agrario del Pilone»), l’architetto Roberto Nivolo («Il rifugio antiaereo sotto Palazzo Ottolenghi») e l’imprenditore edile Gianfranco Truffa («Quel condominio di 4 piani costruito sopra la chiesa di Cristo Re ad Agliano Terme»). Modera l’incontro mons. Vittorio Croce, direttore della Gazzetta d’Asti.
Scritto in occasione del conferimento della medaglia d’onore alla memoria dello zio Giovanni Masino (Asti, 1913/1983), imprenditore edile e sergente maggiore del Genio telegrafisti durante la seconda guerra mondiale, il libro di Masino è suddiviso in nove capitoli: «Anelli di Dna», «Moderne costruzioni», «Torre di Babele», «La gloria», «Aprile 1965», «L’incompiuta», «Rifugio antiaereo», «Giovanni Masino», «Addio papà».
Protagonista di questo libro – un po’ romanzo e un po’ tragedia (con pennellate noir) – è dunque l’impresa di costruzioni Masino, fondata da Gabriele Masino all’inizio degli Anni Dieci del Novecento.
Un’azienda a cui si devono magnifiche realizzazioni, nella nostra provincia e a Torino, quali chiese, edifici pubblici, palazzi e ponti (uno di questi ponti, il «ponte dei platani», costruito sopra il Borbore in viale Don Bianco ed inaugurato il 28 ottobre 1934, fu tra i pochi in Piemonte a resistere alle due grandi alluvioni del ’48 e del ’94).
Dell’impresa Masino ricorderemo la costruzione della Basilica di San Pietro del 1929, la costruzione della Camera di Commercio in piazza Medici del 1941, la costruzione del ricovero antiaereo sotto Palazzo Ottolenghi del 1943, i restauri del Caffè Torino e delle «Chiese gemelle» in piazza San Carlo a Torino del 1948, la costruzione del grattacielo in Salita Jacopone da Todi ad Asti del 1953 e la costruzione dell’Istituto Agrario in località Fontanino del 1964.
Cavaliere del lavoro al merito della Repubblica (giugno 1960), medaglia d’oro della Camera di Commercio (gennaio 1964), Gabriele Masino fu per tanti anni vice presidente dell’Unione Industriale di Asti (fu tra i fondatori dell’Unione nel 1935 e capo gruppo degli edili alla Liberazione).
«Le vicende che narriamo in questo volume – spiega l’autore – sono tutte basate su atti ufficiali, fonti storiche e testimonianze dirette. Il titolo stesso del libro, “Moderne costruzioni”, è preso in prestito da un articolo apparso su “Il Cittadino” del 19 novembre 1913. Ciò che davvero mi sta a cuore è che questo scritto sia essenzialmente un documento storico. Certo, non posso nascondere trattarsi di un ritratto di famiglia, un atto d’amore rivolto ai miei Avi. Prima o dopo, d’altra parte, arriva per tutti il momento di fare i conti col proprio passato».
In mattinata, alle 11 del 27 gennaio, presso la prefettura di Asti, il prefetto Paola Picciafuochi consegnerà le sette onorificenze agli astigiani internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra durante la seconda guerra mondiale.