Dato il successo delle edizioni precedenti, il comune di Castelnuovo Don Bosco, in collaborazione con la Fondazione Gabriele Accomazzo per il Teatro, organizza anche per il 2018 il festival teatrale “Basta che siate giovani perché io vi ami assai”, giunto al quinto anno, che prende ispirazione dalla vita di San Giovanni Bosco dal punto di vista dello spettacolo dal vivo e della tematica della gioia e della rinascita, che accomuna tutti gli appuntamenti in calendario. Un appuntamento molto atteso per la popolazione dell’Alto astigiano, con un pubblico numeroso che ogni anno interviene anche dalle altre province. L’iniziativa, unica nel suo genere per il territorio, assolve a quella che è una evidente carenza nell’offerta culturale, soprattutto per i più giovani, per i quali il teatro diventa mezzo di comunicazione e veicolo per la divulgazione, l’istruzione e l’educazione.
Questo il programma che, oltre a Castelnuovo, toccherà anche Cantarana e Cortazzone:

Lunedì 13 agosto, ore 21,30 Campo Sportivo, Cantarana (AT)
“Le maniche del capitano”, scritto e diretto da Ivano Arena, con Valentina Veratrini e Alessia Pratolongo

Uniti nel ricordo dei due tifosi granata tragicamente scomparsi Roberto Guazzo e Giovanni Gallo, il Comune di Castelnuovo Don Bosco, il Comune di Cantarana, il Toro Club di Castelnuovo Don Bosco e il Toro Club Valtriversa, ospitano in un doppio appuntamento questo spettacolo.
Sessanta minuti di musica, suggestioni e cambi di costume. Tutto questo nella nuova versione dello spettacolo teatrale “Le Maniche del Capitano” dedicato all’epopea del Grande Torino. Protagoniste saranno le maniche che capitan Valentino Mazzola arrotolava prima delle grandi imprese degli immortali. Ad accompagnare il racconto saranno anche le musiche suggestive che faranno rivivere le emozioni vissute da una città intera. Un modo originale per raccontare la storia leggendaria della squadra degli Invincibili che ruota attorno alla tragedia di Superga del 4 maggio del 1949 in un periodo storico in cui un intero Paese stava cercando di risollevarsi dalla crisi dopo la Seconda Guerra Mondiale. Colpì non solo la città di Torino ma tutta l’Italia quello schianto dell’aereo che trasportava il Grande Torino di ritorno da Lisbona dove aveva giocato una partita amichevole contro il Benfica per aiutare il capitano della squadra portoghese Francisco Ferreira in difficoltà economiche. Nella versione originale, era uno spettacolo teatrale con impronta fortemente popolare, cui prendevano parte almeno cinquanta attori e comparse. In questa nuova ed ultima versione, la regia punta sulla convincente interpretazione delle due attrici, Valentina Veratrini e Alessia Pratolongo, uniche interpreti attive in una scena “piena di ricordi della tragedia”. Le attrici si alternano nei panni dei vari personaggi che rappresentano “la gente colpita dalla tragedia del Grande Torino”. In particolare , le giovani mogli che avevano perso i propri uomini in quella sciagura aerea.

Giovedì 23 agosto, ore 21, Centro Socio Culturale “Ala”, Castelnuovo Don Bosco (AT)
“Le maniche del capitano”, di e per la regia di Ivano Arena.

Replica dello spettacolo, nel ricordo dei due tifosi granata tragicamente scomparsi Roberto Guazzo e Giovanni Gallo.
Venerdì 24 agosto, ore 21, Cortazzone (AT)
“The Blue Dolls Show”, con le Blue Dolls (Daniela Placci, Flavia Barbacetto, Angelica Dettori), al pianoforte Paolo Volante, alla chitarra Marco Parodi
Le Blue Dolls rappresentano il gruppo vocale più importante della scena swing italiana e nella loro attività sono state in tour con Renzo Arbore, hanno partecipato al Festival di San Remo ed hanno calcato i palcoscenici europei più prestigiosi, uno per tutti il Blue Note di Milano. Lo spettacolo è ricco di gags e canzoni del ventennio e post belliche, brani immortali che hanno caratterizzato la società dell’epoca.
Sabato 25 agosto, ore 16, Sala Consiliare, Castelnuovo Don Bosco (AT)
“Concorso per giovani attori Gabriele Accomazzo, VI edizione”
Evento ospitato dal festival, facente parte del progetto Fortissimamente Alfieri 2018 e dedicato al giovane attore Gabriele Accomazzo, scomparso prematuramente. Dieci attori provenenti da tutta Italia si esibiscono di fronte al pubblico con brani tratti da tragedie alfieriane. I candidati verranno giudicati da una commissione di esperti provenienti dal mondo del teatro, giornalismo, formazione e pubblico. I migliori tre riceveranno una borsa di studio offerta dai genitori di Gabriele.
Sabato 25 agosto, ore 21, Centro Socio Culturale “Ala”, Castelnuovo Don Bosco (AT)
“Il grigio” di Giorgio Gaber. Per la regia e con Salvatore Della Villa.

Salvatore Della Villa, in un’autentica prova d’attore, riporta in scena “Il Grigio” uno degli spettacoli più “musicali” (senza che musica ci sia) edapplauditi di Giorgio Gaber, oltre che un testo straordinario, parte ormai della storia del nostro teatro.
Un uomo decide di vivere in una nuova casa alla periferia di una città con la voglia di allontanarsi da tutto, un matrimonio non riuscito, un’amante delusa, l’estraneità del figlio, e l’illusione che “ L’Amore è una parola strana. Vola troppo. Andrebbe sostituita.”
Nella ricerca di una sua ipotetica e rigeneratrice pace dovrà affrontare l’astuzia e la malvagità di un ospite inaspettato e indesiderato “ Il Grigio” appunto…

Domenica 26 agosto, ore 16, Casa di riposo San Giuseppe di Castelnuovo Don Bosco (AT)
“Sotto il Campanile”, di e con Mario Nosengo, su testi di Achille Campanile
PRIMA NAZIONALE
Achille Campanile, forse il più grande umorista del ‘900 insieme a Flaiano, conobbe la notorietà ancora assai giovane. Aveva poco più di vent’anni e veniva considerato un “piccolo maestro”. Aveva presentato le sue carte di credito con i testi teatrali (l’incontro con Bragaglia del Teatro degli Indipendenti) con largo anticipo su certo teatro europeo dell’assurdo. Nessuno gli poteva togliere la vena di cui era dotato, e che da allora, erano gli anni ’20, in poi si rivelò sempre più ricca, in ogni campo. Nel giro di poco più di vent’anni, scrisse altre cinquanta commedie circa seicento “Tragedie in due battute”, oltre dieci romanzi. Diceva di non sentirsi un umorista. Era un’etichetta restrittiva, limitativa, che non gli piaceva. Era uno scrittore e basta, senza aggettivi. La sua visione umoristica della vita non è voluta. Il suo umorismo è nelle cose, nella vita che, a volte, sono molto serie. Un’ora circa di brani esilaranti tratti da “Manuale di conversazione” e “Gli asparagi e l’immortalità dell’anima” verranno letti e recitati da Mario Nosengo, accompagnato con la musica dal vivo di Happy Ruggiero. Un modo per portare il teatro dagli spettatori e non il contrario.
Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero e gratuito.