Risorse economiche destinate alla copertura dei turni per un’adeguata assistenza e pubblicazione (il prima possibile) di un concorso per l’assunzione del personale infermieristico e ostetrico.
Sono queste le richieste avanzate dalla Segreteria Nursind di Asti alla nuova Direzione dell’Asl per far fronte all’ennesima carenza di personale in molti dei reparti dell’Azienda Sanitaria Locale.
Una situazione di criticità estrema. Dovuta alla mancata sostituzione degli infermieri in uscita che non vengono rimpiazzati proprio per l’assenza di una graduatoria interna per il personale infermieristico.
Ad oggi, in Asl AT, l’unica speranza per l’assunzione di un infermiere resta la domanda di mobilità volontaria, che però è soggetta a restrittive condizioni che regolamentano la mobilità generale, come sancito dal nuovo Contratto Sanità.
Così, da un anno a questa parte, le assunzioni arrivano col contagocce e gli infermieri ancora una volta devono far fronte ad un aumento del carico di lavoro, rinunciando molto spesso alle ferie estive. Se gli organici sono sempre più carenti, gli accessi in ospedale non sono assolutamente diminuiti, anzi restano in un regime medio-alto.
Per queste ragioni, ad inizio luglio, Nursind Asti aveva chiesto all’Asl un incontro urgente per cercare di gestire e risolvere le criticità, ma per la Direzione Generale il colloquio con la rappresentanza sindacale degli infermieri non potrà avvenire prima del 24 agosto, a quasi due mesi dalla richiesta d’urgenza.
“Nonostante le carenze d’organico – afferma Gabriele Montana, segretario territoriale di Nursind – gli infermieri continuano ad offrire un servizio d’eccellenza con competenza e professionalità, ma la situazione è assai critica. Servono al più presto assunzioni. Le forze sul territorio ci sono: dal corso di laurea in Infermieristica di Asti escono 50 laureati all’anno”.
Ma non è tutto. Per sopperire in parte a questi deficit d’organico, agli infermieri del Pronto Soccorso di Nizza Monferrato (dove gli organici sono già in sofferenza) sono stati assegnati turni anche nel reparto di Prima Urgenza del Cardinal Massaia di Asti, dove manca personale.
Il sindacato delle professioni infermieristiche, che alle ultime elezioni Rsu si è affermato come prima forza del comparto sanitario dell’Asl, contesta anche una cattiva gestione sulle mobilità in arrivo da parte del D.i.p.Sa (Direzione delle Professioni Sanitarie), oltre alla mancanza di una corretta regolamentazione delle risorse economiche destinate alla copertura dei turni per un’adeguata assistenza. “Non esiste un criterio per l’assegnazione di queste risorse economiche, così i fondi vengono assegnati a discrezione del D.i.p.Sa. Ci aspettiamo una risposta da parte della Direzione delle Professioni Sanitarie – affermano Gabriele Montana e Vincenzo Torchia di Nursind Asti – oltre all’istituzione di un regolamento preciso, come sancito da un verbale redatto in un incontro dello scorso 30 maggio. Queste risorse aggiuntive vanno destinate agli infermieri che lavorano di più e questo deve essere fatto secondo un criterio prefissato”.