Questa sera, giovedì 14 febbraio, terza serata della 63^ edizione del festival della canzone italiana. Sanremo sembra piacere molto agli italiani, più degli altri anni, merito forse delle polemiche suscitate dall’esibizione del comico Maurizio Crozza o della formidabile Canzone Mononota degli Elio e le storie teste. Scopriamo curiosità e restroscena grazie ai  nostri due inviati sul campo, il giornalista Stefano Masino e la fotografa Ercolina Gallo. “Dal “conclave” dell’Ariston, ecco le canzoni che passano il primo turno: Modà con “Se si potesse non morire”, Simone Cristicchi: “La prima volta (che sono morto), Malika Ayane: “E se poi”, Almamegretta: “Mamma non lo sa”, Max Gazzè: “Sotto casa”, Annalisa: “Scintille”, Elio e le storie tese: “Onda che vai”, Marco Mengoni: “L’essenziale”, Raphael Gualazzi: “Sai, ci basta un sogno”, Daniele Silvestri: “A bocca chiusa”, Simona Molinari e Peter Cincotti: “La felicità”, Marta sui Tubi: “Vorrei”, Maria Nazionale: “È colpa mia”, Chiara Galiazzo: “Il futuro che sarà”. Mercoledì sera si sono esibiti anche 4 giovani: Renzo Rubino, Il Cile, Irene Ghiotto, Blastema. Passano il turno Rubino e i Blastema, che hanno come produttrice Dori Ghezzi. Questa sera, gli altri quattro giovani rimasti: Antonio Maggio, Ilaria Porceddu, Paolo Simoni e Andrea Nardinocchi che canta “Storia Impossibile” diretto dalla musicista astigiana, Andrea Mirò. La Seconda serata ha offerto tre gioielli, tra spettacolo e musica: bellezza della modella israeliana Bar Refaeli, ex fidanzata di Di Caprio, a parte; vi segnalo l’interpretazione di Beppe Fiorello ne “Il vecchio frac” di Modugno, il duetto tra le due torinesi Littizzetto-Carlà (“Lei la première dame, io la première nane”) e la voce straordinaria di Asaf Avidan. La soave leggerezza del Festival è stata colpita dalla scomparsa di Alessio Gatti, ventiduenne figlio di Franco Gatti, il Baffo dei Ricchi e Poveri”. Stefano Masino (foto di Ercolina Gallo)