OLYMPUS DIGITAL CAMERASabato scorso 26 aprile la nostra città ha vissuto davvero un’esperienza musicale esaltante grazie al Coro Polifonico Astense che si è congiunto nella chiesa di San Pietro, per il Concerto del Gemellaggio, alla presenza dell’assessore Alberto Pasta e di un foltissimo pubblico delle tre città, alle corali di Valence, l’Ensemble Vocal, e di Biberach, il “Biberacher Mädchenchor St. Martin” formato da giovanissime ragazze dirette dal M° Norbert Borhauser. Il saluto iniziale, tradotto poi in francese e tedesco, spetta  all’ospitale parroco, don Beppe Steffenino. Fanno riflettere le intense espressioni da lui riportate dedicate alla musica dallo scrittore agnostico franco-romeno Emil Cioran che afferma che “ogni vera musica è 
sgorgata dalle lacrime, nata com’è dal rimpianto del Paradiso” e che “trasmette il brivido interiore di Dio”. E ancora “Quando voi ascoltate Bach vedete nascere 
Dio… Dopo un oratorio, una cantata o una ‘Passione’, Dio deve esistere”. E il concerto nelle sue tre parti, con l’avvicendarsi alla direzione dei tre titolatissimi Maestri, riempie davvero di contenuti queste parole. Non si può non definire grandiosa l’esecuzione dei pezzi in programma con circa ottanta coristi uniti sull’altare, meravigliosamente supportati da una sessantina di musicisti della “Sinfonieorchester des Musikvereins” di Biberach giunti con il M° Andreas Winter che dal 2002 ne è alla guida. E si inizia con il “Magnificat” di Franz Schubert in tre movimenti che mettono in luce la potenza dei cori riuniti e la bravura dei quattro solisti,  il soprano Emanuela Tartaglino, il mezzosoprano Veronica Kerbiriou, il tenore Luigi Nosenzo e il basso Norbert Borhauser, e dell’orchestra di Biberach. Sul podio la francese Maïa Paille, dal 2007 alla guida dell’Ensemble Vocal di Valence e di diversi cori nei Dipartimenti della Drôme e Ardèche. Segue un applaudito omaggio a Giuseppe Verdi sotto la capace direzione del M° Gianluca Fasano dal 2012 con il Polifonico Astense. In presentazione l’intenso “Jerusalem” e “O Signore dal tetto natio” dall’opera giovanile “I Lombardi alla prima Crociata” e “La Vergine degli angeli” da “La Forza del destino” in cui si apprezza ancora una volta la bravura del soprano astigiano. E dopo un breve intervallo grande emozione suscita l’impegnativa “Messa di Santa Cecilia”, capolavoro di musica sacra del francese Charles Gounod. A dirigere con potenza e vero coinvolgimento dell’uditorio il M° Andreas Winter. Dopo il possente Kyrie ecco il Gloria con l’arpa iniziale, poi la voce d’angelo del soprano cui risponde il coro e nuovamente i solisti. Il Credo, noto e spesso eseguito nei concerti, con quel “Crucifixus” ripetuto e la gioia del canto pieno del “Resurrexit”, dà grandi sensazioni provate anche nel breve ma intenso “Sanctus”. Ad Emanuela Tartaglino l’apertura del “Benedictus” ripreso poi dal coro tutto che termina con l’”Hosanna in excelsis” mentre l’”Agnus Dei” è aperto dalla bella voce del tenore Nosenzo. E la serata si chiude con lunghi meritati applausi, con foto di gruppo, con un bis concesso con la direzione  di Maïa Paille e infine con il rientro dei tanti musicisti e coristi stranieri per il giusto riposo, dopo il grande impegno per le prove e per il concerto, presso le generose famiglie astigiane ospitanti che vengono pubblicamente ringraziate unitamente al Comune, all’Associazione ”Asti in amicizia” e agli sponsor che hanno reso possibile la serata. Patrizia Porcellana