E’ iniziato il nuovo cartellone della rassegna “Le Sfide della Fede”, spettacoli ad Asti sulla tematica delle sfide della Fede e della cultura nel nostro tempo, promossi dall’Istituto Oblati di San Giuseppe e dal Progetto Culturale della Diocesi di Asti, con la direzione del Teatro degli Acerbi.

 

Venerdì scorso nello spazio del refettorio della Biblioteca del Seminario di Asti è stata rappresentata la lettura scenica “Processo a un povero Cristo. La vicenda di Don Grignaschi e dei Magnetisà di Viarigi”.

Il lavoro teatrale trae origine da ricerche dell’Archivio Teatralità Popolare e varie fonti, che sono state rielaborate drammaturgicamente da Patrizia Camatel, che ha diretto anche lo spettacolo.

Il pubblico ha atteso l’inizio nel cortile. E’ poi giunta una processione popolare, guidata da Don Grignaschi (interpretato con grande intensità da Sebastiano Amadio), che ha salutato i “fedeli” durante un canto, proprio come avveniva nel 1849.

In quell’anno la vita degli abitanti di Viarigi viene appunto sconvolta dall’arrivo di Francesco Antonio Grignaschi, sacerdote della Val d’Ossola in odore di eresia, allontanato dalla diocesi di Novara e giunto nell’astigiano grazie al parroco della borgata Franchini, conquistato dalla predicazione di questo controverso personaggio. Don Grignaschi, carismatico, di bell’aspetto, capace di commuovere i cuori e trascinare a sé larga parte della popolazione, si proclamava il Messia ritornato in terra per drizzare le storture della Chiesa e della società.

Una storia che attraversa la strada alla Storia, quella del nascente stato italiano, quella di Don Bosco, di Pio IX, dei Savoia, di Angelo Brofferio e di Antonio Rosmini.

Il pubblico (tra essi il nuovo Vescovo Mons. Marco Prastaro) ha seguito con grande interesse e partecipazione la rappresentazione in forma di lettura scenica, che è stata presentata come il racconto comunitario “tra sacro e profano” di un evento fuori della norma.

Un oratorio, filtrato ora dal dibattimento legale, cui prese parte anche l’avvocato Brofferio, ora dalle parole degli umili, desiderosi di riscatto in questo mondo come nell’Altro.

In scena Sebastiano Amadio e Lucia Giordano del Faber Teater e Massimo Barbero, Giulia Marchiaro, Marco Pisanò, Stefano Stival e alcuni attori dei laboratori teatrali del Teatro degli Acerbi Antonio Arese, Lucia Freschi, Lino Freschi, Mario Cielo, Francesca Mezzano e Ivana Viglione.

Il tutto in un’atmosfera affascinante costellata di veggenti, miracoli e conversioni, reliquie e riti segreti.

Appuntamento successivo venerdì 5 aprile al Museo Diocesano di San Giovanni, nel periodo quaresimale, con l’oratorio della Passione “Il legno verde”, con testi e regia di Luciano Nattino.