FRANCESCO RAVINALE VESCOVO ASTI“Alle alunne e alunni della scuola, ai docenti, dirigenti e famiglie, in occasione dell’avvio dell’anno scolastico 2015-2016 vi salutiamo con amicizia e vi esprimiamo il nostro più vivo augurio insieme al nostro ricordo al Signore, perché benedica il vostro studio e lavoro e tutta la comunità della vostra scuola. Tanti di voi, bambini e bambine, fanciulli e ragazzi ritornate ad incontrarvi dopo le vacanze estive ed è sempre bello e fonte di gioia raccontarsi le avventure e le novità incontrate che avete vissuto intensamente in questo periodo. Per altri si tratta forse di iniziare la scuola o di cambiarla, dopo aver terminato un ciclo, e questo vi dà modo di fare nuove amicizie con altri compagni e compagne, maestri e docenti. La scuola è infatti un luogo privilegiato di incontro, di conoscenza e di dialogo tra le persone per imparare a vivere insieme, uniti nel rispetto e solidarietà vicendevole, superando tante divisioni, che purtroppo, esistono ancora nel mondo tra differenti culture, religioni, popoli. A scuola si edifica e prepara il mondo del futuro, che non dovrà più ricorrere alla guerra, al terrorismo e alla violenza verso gli innocenti e riaffermare invece la dignità e la promozione di ogni persona,l’accoglienza e il sostegno di chi è povero,malato, rifugiato o “scartato” come ci ricorda spesso Papa Francesco. Cari amici, vi consegniamo una parola di Gesù, che è fonte di profonda sapienza e può illuminare il cammino di questo anno scolastico. Egli parla della differenza che c’è tra un uomo saggio e un uomo ignorante. Entrambi avevano deciso di costruirsi una casa per poter vivere bene e serenamente anche nel futuro. Lo stolto sceglie un terreno sabbioso e in pochissimo tempo edifica la sua casa, ma ben presto si accorge che non ha fondamenta solide perché sotto la furia del vento e delle tempeste crolla. L ‘uomo saggìo invece va alla ricerca di un terreno pìetroso e scava in modo molto profondo finché non trova una solida roccia su cui edificare la sua casa, la quale resiste ad ogni tempesta e non crolla.. Questa parabola si può applicare anche alla scuola dove è possibile imparare a edificare la propria vita sulla solida roccia della cultura ed acquisire quella saggezza che permette di affrontare serenamente ogni avversità e pericolo. Non sottraetevi dunque alla fatica dello studio e affrontate con impegno e gioia l’anno scolastico che serve proprio a questo scopo: aiutarvi ad andare in profondità nella conoscenza sempre più ampia e vera di voi stessi, degli altri, del mondo, per costruire la propria personalità di uomo e di donna, in  comunione con tutti, liberi di pensare, giudicare e decidere secondo la propria coscienza, acquisire quelle competenze necessarie un domani per il vostro inserimento nel mondo del lavoro e della società e per vivere da cittadini attivi, onesti e responsabili”.