Il commento alla Parola di domenica 8 settembre 2019 (XXIII Domenica del Tempo Ordinario) a cura di padre Gerardo Bouzada

E’ saggio conoscere la volontà di Dio. E’ saggio prima di realizzare un progetto sedersi e vedere se abbiamo le forze, le qualità, i mezzi. E’ saggio riconoscere che tutte le cose umane scadono. E’ saggio rifugiarsi all’ombra di Dio che ci insegna a contare i nostri anni per acquisire un cuore sapiente. E’ saggio sapere perché la schiavitù deve essere abolita. In breve, è saggio dare a ogni cosa la sua importanza e mettere i mezzi appropriati per raggiungere i fini che ci proponiamo, come uomini e come cristiani.
La saggezza non è semplice erudizione, né la conoscenza acquisita attraverso la ricerca profonda e metodica di una determinata area del sapere. La saggezza è una conoscenza speciale che coinvolge una certa esperienza e dilezione, il gustare, un assaporare ciò che uno conosce (in latino sapere significa avere sapore). Pertanto la saggezza in sé non riguarda la scienza delle cose temporali, ma tutto ciò che concerce Dio e il destino dell’uomo. E’ un sapere che fa gustare le esperienze, ma orientato all’azione. La saggezza esige la traduzione in scelte concrete di vita, come vedremo più avanti.
La saggezza cristiana sceglie Gesù come Maestro e Signore. Una scelta che è anche adesione, non tanto della testa come del cuore, di tutta la persona. Noi non scegliamo la dottrina di Gesù, ma Gesù. Una scelta che compromette tutta la nostra esistenza. Scelta che consiste anche nel rinunciare a tutto per Gesù. Quando due modelli competono (Gesù o le ricchezze, Gesù o il piacere, Gesù o la razza, Gesù o noi stessi…) chi ha la saggezza cristiana sa chi scegliere. Lo stesso vale per altri casi in cui sono in gioco giustizia, verità e moralità.
La saggezza mondana è definita da San Giacomo nella sua lettera come terrena, animale e diabolica (3,15). E’ cosi che ci spieghiamo tutto ciò che riguarda l’ingegneria genetica, gli esperimenti di esseri umani e animali, con la scusa della ricerca per porre fine alle malattie, come è stato fatto con la ricerca sulle cellule madri embrionali. In alcuni paesi il veto per tali esperimenti è stato revocato. E’ saggezza proporre altri tipi di famiglie e matrimoni, contro il piano di Dio? E’ saggezza proporre un altro tipo di Chiesa – con nuovi dogmi di una mentalità relativista inserita in una società liquida – diversa da quella che Gesù ha fondato e che ha difeso la tradizione della Chiesa per 21 secoli? Questa saggezza cristiana sa mettere Dio nel centro della vita, della famiglia, del lavoro e della carriera. Questa saggezza non fa niente senza consultare Dio nella preghiera per sapere ciò che si dovrebbe fare, quali sono i punti di forza e di debolezza.
Infine, con questa saggezza cristiana saremo in grado di comprendere ciò che Gesù ci dice nel vangelo di oggi: amare Dio prima dei nostri genitori e parenti; e se c’è una scelta tra Dio e la famiglia, chiediamoci cosa ha fatto San Tommaso Moro, primo ministro del Re inglese Enrico IV, nel XVI secolo. Portare la croce ogni giorno è lottare ogni giorno per scegliere la virtù e rinunciare ai vizi. Così potremo rispondere con una donazione totale come Cristo chiede. Non chiamare croce le conseguenze dei nostri vizi. Questi sono sofferenze sterili che ci siamo cercati.
Con questa saggezza cristiana saremo in grado di stabilire conti esatti e calcolare le spese per costruire la torre della fedeltà coniugale, dell’onestà professionale. Getteremo basi solide perché la casa della nostra vita non crolli quando arrivino le tempeste. Con questa saggezza sapremo se abbiamo i muscoli forti e resilienti per dare battaglia ai nemici della nostra anima e dei valori umani e cristiani, per trattare gli altri come fratelli e capire che tutto passa e ritorneremo alla polvere.
Che saggezza regge la mia vita: la cristiana o la mondana? Cosa guadagno se ascolto la mondana? Cosa ho raccolto quando ho seguito la cristiana?

LETTURE: Sap 9, 13-18; Sal. 89; Fm 1, 9-10. 12-17; Lc 14, 25-33