Il commento alla Parola di domenica 13 gennaio 2019 Battesimo di Gesù  a cura di padre Gerardo Bouzada.

La novità viene da Dio

L’uomo, fin dall’inizio, porta in sé il deterioramento e la vecchia carne del peccato. È immerso in esso, come in un pozzo profondo, dal quale è impossibile uscire da solo. Poiché è una realtà comune a tutta l’umanità, nessuno, per il proprio valore e la propria volontà, può aiutare gli altri ad uscire. Questa è la triste condizione umana. L’uomo può urlare, disperarsi, bestemmiare; oppure può sentire il peso della colpa, chiedere perdono e aiuto, aspettare. Ciò che è chiaro è che solo Dio può aiutarlo; solo Dio può cambiare la sua vecchia carne in pura novità di grazia e misericordia. È altrettanto chiaro che Dio vuole dare una mano e agire a favore dell’uomo, perché “è stato creato a sua immagine e somiglianza”. La liturgia presenta tre momenti storici dell’intervento di Dio: interviene prima per liberare il popolo israelita dalla schiavitù di Babilonia (prima lettura), poi per rivelare al mondo la filiazione divina di Gesù (Vangelo), infine per manifestare agli uomini la nuova situazione creata in coloro che hanno ricevuto il battesimo (seconda lettura). La conseguenza è logica: se Dio è intervenuto nel passato con un’irruzione di nuova vita e speranza, Dio interviene nel presente e interverrà nel futuro, perché il nome proprio di Dio è la fedeltà.

La novità è invisibile

La novità che Dio infonde nel cuore degli uomini colpisce e segna la storia, ma in sé stessa è invisibile, interiore, puramente spirituale. Innanzitutto, rende nuovo il cuore, quindi dal cuore dell’uomo e con l’aiuto dell’uomo, e di conseguenza anche nella realtà storica. Negli esiliati di Babilonia creò dapprima il desiderio di Sion, il desiderio e la decisione di ritornare, quindi organizzò i fili della storia in modo tale che tale desiderio e decisione sarebbero giunti a compimento. Nel caso di Gesù, la teofania del battesimo ci fa scoprire una novità iniziale che si svilupperà per tutta la sua vita pubblica e soprattutto nel mistero della sua morte e risurrezione. La novità della persona battezzata sarà percepita solo con il tempo, nella misura in cui esiste una vitale coerenza tra la novità infusa da Dio e l’esistenza concreta e quotidiana del cristiano. Per coloro che giudicano dall’esterno, è spesso difficile rilevare la relazione tra la novità interiore e le sue manifestazioni storiche nella vita ordinaria di ogni essere umano. Quindi, quanto è difficile giudicare la vera vita, la vita interiore degli uomini e quanto facilmente possiamo commettere errori!

La novità è efficace

Se viene da Dio, non può essere diversamente. L’azione di Dio ha luogo, se l’uomo non la ostacola. La teofania che il Vangelo ci narra significa che Gesù, Figlio di Dio, fu battezzato da un uomo, Giovanni; senza questa azione di Gesù, una tale teofania non avrebbe avuto luogo. La rigenerazione e il rinnovamento interiore dell’uomo sono assicurati, “se l’uomo rinuncia all’impietà e alle passioni mondane”, che ostacolano qualsiasi azione dello Spirito di Dio. D’altra parte, dobbiamo ammettere che l’azione di Dio non è manipolabile a nostro piacimento e discrezione. Dio mostra la sua efficacia quando vuole e come vuole. Non sono gli esiliati in Babilonia a mettere a Dio i termini e i modi di agire per liberarli dalla schiavitù; è Dio che li determina e li realizza.
Il battezzato, potremmo dire, è un uomo in cui il Dio trinitario si manifesta, in virtù della relazione personale che mantiene con ciascuna delle persone divine. Come figlio del Padre, vive una vera relazione filiale, specialmente nella preghiera e nell’adorazione. Come redento dal Figlio e immerso nella propria vita, stabilisce con lui una relazione principalmente di discepolato e imitazione. Come tempio dello Spirito Santo, vive con la consapevolezza di una relazione sacra, santificante e vivificante della sua esistenza quotidiana, modellando la sua famiglia, la sua vita professionale e sociale. Ricordati che sei un battezzato, vivi ciò che sei. Sei libero, ma l’impronta divina indica il vero cammino verso la tua libertà, lontano dai miraggi ingannevoli. Sei chiamato, ogni giorno, a ratificare il segno divino con la tua vita.

LETTURE: Is 40, 1-5. 9-11; Sal 103; Tt 2, 11-14; 3, 4-7; Lc 3, 15-16. 21-22