“Notte delle Biblioteche. Martedì 1° novembre su un importante quotidiano nazionale Paolo Di Stefano ha scritto un breve ma incisivo articolo con questo titolo.
Mi permetto di riassumerlo citando i passi salienti. Scrive: “… Ci sono istituzioni che in periodo di crisi economica dovrebbero essere protette e rimanere al riparo dei tagli e delle riduzioni finanziarie”. Spiega poi che nelle tempeste bisogna non indebolire ma anzi consolidare i pilastri portanti della civiltà: “ … Anche per i meno idealisti è difficile escludere che tra questi pilastri ci debbano essere l’istruzione, la cultura, la ricerca. Dunque: scuola, università, biblioteca”.
Cita nel pezzo una ricerca messa in rete dall’AIB (Associazione Italiana Biblioteche), in cui si evidenzia come in Italia il finanziamento complessivo delle biblioteche nazionali statali sia passato, in cinque anni, da 30 a 17 milioni di euro. La sola Biblioteca Nazionale di Parigi gode di un budget di 254 milioni, quella di Londra 160 milioni, 52 Madrid. Scrive Di Stefano:  “Bisognerebbe confrontare anche il numero di Maserati o Mercedes messe a disposizione dei ministeri per valutare meglio quali sono le priorità del paese”.
Commenta poi un libro di Antonella Agnoli (Laterza) Le piazze del sapere, il quale evidenzia bene cosa sono le biblioteche locali, veri e propri spazi del sapere, della condivisione culturale e della socializzazione attiva, soprattutto per i giovani. Giovani che oggi più di ieri hanno assoluto bisogno di spazi protetti, attivi, accoglienti, puliti in tutti i sensi, luoghi di acculturazione e, perché no, di divertimento ‘alto’ e utile: le biblioteche appunto, che Marguerite Yourcenar definiva ‘i granai dello spirito’.
Paolo Di Stefano conclude così il suo importante intervento: “Spesso la notte delle biblioteche è solo un paragrafo di un capitolo più ampio, intitolato Notte della civiltà”.
Sono grato al giornalista per quel che ha scritto, che condivido pienamente”.
Ottavio Coffano, presidente Biblioteca Astense