ANNA BOSIA“Le vicende della Giunta Brignolo ci  ricordano un po’ i “Dieci piccoli indiani”  di Agatha Christie… Il sindaco inizia la sua “missione” quasi tre anni or sono, nominando una giunta di 9 assessori, a cui vengono affiancati i famosi “4 uomini d’oro”. Noi allora gli abbiamo chiesto di ridurre gli assessori, ma senza alcun risultato. Presto però qualcosa scricchiola, ed ecco che Cannella lascia per tornare ai suoi impegni, seguito poco dopo da Pasta, mentre dei 4 uomini d’oro si perdono le tracce.  Arriva il rimpasto: Parodi e Cerrato si scambiano le deleghe del lavoro e dello sport  e Bianchino, animato da spirito di servizio, assume ben tre assessorati: il bilancio, il personale e i lavori pubblici, sottratti all’inconsapevole Bagnadentro che nemmeno prova a protestare. Bianchino, nell’accettare la sfida, esprime due chiari concetti: “Brignolo è un grande sindaco, ma gli astigiani non lo hanno ancora capito”….e ” un assessore fa ciò che il Sindaco gli chiede e se non è d’accordo se ne va”.   Ed infatti…. Ed ora questa città, dopo aver cambiato in soli due anni e mezzo due  assessori al bilancio e due assessori ai  lavori pubblici, si  ritrova con un Sindaco che è anche assessore al bilancio, ai lavori pubblici, al personale, al Palio, alle società partecipate, Consigliere di CRAT, Presidente di Provincia, Presidente dei Presidenti di Provincia, rappresentante in ANCI . In alternativa, Brignolo ha annunciato che ridistribuirà le deleghe tra i suoi assessori e consiglieri, ma in ogni caso sarà per tirare a campare nel tempo che gli rimarrà per fare il sindaco. A Bianchino facciamo i nostri auguri di una pronta guarigione, ma non ci venga a raccontare che il Consiglio Comunale è un “teatrino”, perchè purtroppo la città ha dovuto assistere alla ” farsa della giunta” dove  tutti si fanno sorrisi e complimenti.   Noi che però abbiamo assisitito agli scontri tra assessori avvenuti nelle commissioni durante l’esame del bilancio,  sappiamo bene che dietro ai sorrisi si è consumato un forte dissidio politico e Brignolo la smetta di dire che tutto si è svolto in un clima di concordia e di fraternità, perchè non ci crede proprio nessuno. Il vero problema è che questa giunta non è stata in grado di governare e lo sarà sempre meno cambiando continuamente gli assessori. Tutto quel che è successo denota una grande insufficienza di progetto politico che si trasforma in incapacità di amministrare. Lo svuotamento progressivo dei presupposti grazie ai quali il sindaco è stato eletto, è sotto gli occhi di tutti. La sua caparbietà e capacità di decisione si è dimostrata solo nel difendere se stesso e le sue cariche. Troppo poco Fabrizio, troppo poco!” Anna Bosia, consigliere comunale Uniti per Asti