“Un atteggiamento di netta chiusura, che toglie ogni speranza sul futuro dell’azienda e delle maestranze”: questo il commento del deputato Massimo Fiorio sulla Askoll al termine dell’incontro di oggi al Ministero dello sviluppo economico. La proprietà ha ribadito l’intenzione di cessare, a giugno, l’attività nello stabilimento di Castell’Alfero. “Per scongiurare questa ipotesi – ricorda Fiorio – le istituzioni tutte si sono impegnate a trovare forme di mediazione e a mettere in campo incentivi, ma senza risultato: l’azienda è rimasta sorda a qualsiasi ipotesi di soluzione. Nell’incontro di oggi al ministero ho ricordato che da ieri è pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto lavoro che prevede sgravi contributivi per i lavoratori delle aziende del ‘bianco’ in crisi: ma la Askoll non ha ritenuto di cogliere questa opportunità”. Per il deputato astigiano “restano punti oscuri, nella vicenda Askoll, da chiarire al più presto, a partire dal piano riservato sulla chiusura dello stabilimento redatto negli stessi tempi in cui veniva inviata domanda a Roma per il rinnovo (poi ottenuto) dei contratti di solidarietà”. Massimo Fiorio, Vicepresidente Commissione Agricoltura Camera dei Deputati Intanto i lavoratori hanno indetto un’assemblea che si svolgerà domani, sabato, alle 11.30 davanti ai cancelli dell’azienda di Castell’Alfero.
La Askoll a Roma ribadisce la chiusura dello stabilimento. Fiorio: “Atteggiamento sordo dell’azienda, restano punti oscuri da chiarire al più presto”
