GIOVANNI PENSABENE“In questi anni di crisi tutti gli economisti hanno ripetuto come un mantra che bisogna attrarre investimenti per rilanciare l’occupazione. Siccome la ricetta non sembra funzionare il Comune di Asti ha pensato bene di modificare il teorema e si sta prodigando per trovare le condizioni migliori affinché le aziende astigiane possano insediarsi altrove. Vanno in questa direzione tutte le iniziative recentemente assunte: dal viaggio in Iraq ai contatti che il sindaco ha avviato con le autorità Albanesi, al ricevimento delle autorità Cubane. Confesso di aver malinterpretato  il programma di Brignolo. Ho sempre pensato, erroneamente, che “prima di tutto il lavoro” fosse rivolto ai disoccupati astigiani, dimostrando ancora una volta il mio provincialismo. Invece, sotto sotto, ha ragione Berlusconi e quelli del PD continuano ad essere comunisssssti, ma di quelli di una volta, di quelli che cantavano “nostra Patria è il mondo intero….”. Insomma molto più comunisti di me che penso alle beghe della nostra piccola città! Infatti Brignolo si preoccupa, lodevolmente, di portare investimenti e lavoro nei paesi in difficoltà. Sperando di poter fornire un piccolo contributo e seguendo il solco tracciato dal duo Brignolo/Cerrato, suggerisco nei prossimi mesi di intrecciare rapporti di collaborazione e sviluppo con i paesi dell’Africa Subsahariana, con il Bangladesh, le Filippine, il Perù ecc. ecc”. Giovanni Pensabene