Da fisico mi appassionano le nuove tecnologie, è di certo un upgrade il passaggio dall’atterrare su un davanzale munito di ramazza e invece provare un macchinario che sembra preso dalla missione MARS 2020, devo ammettere che invidio il Sindaco.
Oltre però il suo provare il giocattolino, come in una nuova missione spaziale le sue affermazioni denotano onestà: “la città potrebbe essere tenuta meglio sia per quanto riguarda la pulizia sia per il verde pubblico”.
Sono anni che sul verde pubblico facciamo proposte, come tornare ad un vero ufficio dedicato, ma risultano inascoltate.
A bordo del “modulo” spaziale e intento a spazzare dichiara una lapalissiana verità “E non esiste solo il centro. A riguardo ho chiesto ad Asp pulizie straordinarie e anche di dotarsi di mezzi in grado di pulire gli escrementi dei piccioni e di raccogliere i numerosi mozziconi che molti buttano a terra e che si incastrano fra i cubetti di porfido”.

La chiosa poi è classica, educativa: “Vero è che serve a poco ripulire se poi i cittadini non collaborano e sporcano poco dopo”.
E’ certamente vero che i cittadini rispetto all’educazione civica e l’ambiente non sono certo tutti esemplari, ma una riflessione più ampia andrebbe fatta, quanto ha investito per l’educazione ambientale dei cittadini e nelle scuole il Comune?
Oltre alle dichiarazioni di intenti e al richiamo alla pedagogia da parte di Associazioni e Assessorato all’ambiente, quanto si è fatto per contrastare i comportamenti anti ecologici e educare attraverso un approccio pedagogico alla sostenibilità ambientale?
Negli anni abbiamo chiesto e denunciato l’errore di passare dalla raccolta porta porta ai cassonetti. Proponiamo da anni la raccolta puntuale e invece si è tornati al cassonetto. E’ infatti impietosa la stampa, perché mentre lui a bordo del modulo spaziale “Hasta I ” si scazza giustamente di ciò che sta pulendo, i giornali gli accostano foto di cassonetti riempiti all’inverosimile.
In nessuna città del mondo ecosostenibile e che investa sull’ambiente si torna a quel tipo di raccolta: da noi si!
Eppure tutti sappiamo che i dati dei rifiuti hanno avuto grazie a Gaia un leggero incremento della differenziata, anche grazie al nuovo modo di conferire la sabbia di spazzamento, mentre sulla plastica i dati parlano di percentuali di peggioramento sia in percentuale di raccolta che in qualità.
Seppur la prova del modulo spaziale possa anche richiamare il buon esempio, il Sindaco è certo un ottimo modello per il cittadino, a quando un investimento sul tema educativo rispetto all’ambiente?
A quando una grande campagna educativa per tutti i cittadini?
Intanto incontrollati e senza idee di contrasto, sono gli sversamenti di qualsiasi tipo di rifiuto nelle periferie e ventine.
Sul verde affiorano tappeti erbosi sintetici. Chissà che non dovremo dotare il sindaco anche del Folletto.
A quando invece investimenti sul settore verde pubblico all’altezza del patrimonio di parchi e alberi della città?
Quando si tornerà a una raccolta differenziata degna di una città che si dichiara green che preveda anche una tariffa che premi i comportamenti virtuosi?
Vederlo aggirarsi con questo prezioso macchinario è come per la sicurezza trovare un giorno il Sindaco in Piazza San Secondo esercitarsi con la spada di Guerre Stellari mentre intorno avvengono furti e rapine.
Capisco che l’innovazione da illusione del futuro, ma l’ambiente vive un dramma di “Emergenza ambientale” e non basta il modulo pulitore di Star Wars.
Ben vengano le prove dei macchinari supertecnologici, ma alla città serve una quotidiana cura e attenzione dell’ambiente.

Questa attenzione ad esempio non passa attraverso i cassonetti, ma attraverso un miglioramento della differenziata, politiche controlli e investimenti.


Mario Malandrone
Ambiente Asti