Avvicendamento alla direzione di Coldiretti Asti. Giovedì 23 maggio, il Consiglio direttivo della Federazione provinciale, presieduto da Marco Reggio, ha accolto Diego Furia e salutato Antonio Ciotta.

Presenti il delegato Confederale per il Piemonte, Bruno Rivarossa, e Antonio Biso, Responsabile del Servizio Organizzazione Sindacale della Confederazione nazionale Coldiretti a cui spetta la proposta di nomina del direttore di tutte le confederate.

Diego Furia, 42 anni, alessandrino di Pontecurone, sposato con due figli, negli ultimi cinque anni è stato direttore della federazione regionale dell’Umbria. Nonostante la giovane età, ha alle spalle una lunga militanza in Coldiretti. Ha iniziato la sua carriera alla Coldiretti di Alessandria, nominato segretario di zona è stato a Tortona, poi nuovamente nel capoluogo alessandrino, nel 2006 la promozione nei quadri dirigenti con la sua prima direzione a Novara e Verbania, per passare, dopo tre anni, alla guida della Federazione di Torino dove rimane per quattro anni, quindi la direzione dell’Umbria a Perugia, e ora torna nella regione di origine ad Asti.

Antonio Ciotta, lascia la guida di Coldiretti Asti dopo nove anni e cinque mesi per assumere la direzione della Federazione di Savona.

Il passaggio di consegne è avvenuto in un clima molto cordiale, ma intriso di emozione. “Non è facile – ha detto il presidente di Coldiretti Asti, Marco Reggio, rivolgendosi a Ciotta – accomiatarsi con chi ha vissuto intensamente oltre nove anni a stretto contatto con la nostra realtà. Ovviamente c’è un legame difficile da superare dal punto di vista umano che lascerà sicuramente una coda di nostalgia, ma qui siamo tutti imprenditori agricoli chiamati a rappresentare tutta una categoria e siamo quindi sicuri che il nuovo direttore, Diego Furia, saprà portare un rinnovato entusiasmo e dare nuovi e ancor più ambiziosi stimoli e obbiettivi a favore del settore agricolo dell’Astigiano”.

“Sono stati nove anni bellissimi – ha detto Antonio Ciotta rivolgendosi al Consiglio – e un’esperienza unica, io, siciliano, ero arrivato con un po’ di pregiudizi che sono stati fin da subito dissipati ed ora devo dire grazie ad Asti, a questa Federazione, per avermi dato la possibilità di operare in un sistema consapevole di quali fossero le cose importanti da fare”.

Ringraziando l’assemblea e i rappresentanti confederali per la fiducia, Diego Furia, ha subito voluto rivolgersi al direttore uscente con queste parole: “Non sarà proprio semplicissimo sostituire il lavoro che hai fatto, qui tu hai segnato un’epoca, e mi lasci una delle Federazioni migliori d’Italia. Sono molto onorato – ha aggiunto Furia rivolgendosi alla platea formata dai massimi dirigenti provinciali – e cercherò di portare tutta l’esperienza che ho maturato in questi anni, vivendo questa nuova avventura come un ulteriore momento di crescita, non solo mio ma di tutto questo Consiglio e di tutta l’agricoltura dell’Astigiano”.

Fra gli altri, hanno voluto esprimere parole di benvenuto a Diego Furia e di ringraziamento a Antonio Ciotta, i componenti della giunta esecutiva, Gianfranco Torelli, Andrea Rabino e Franco Serra, la responsabile di Coldiretti Donne Impresa, Micaela Soldano, il presidente dell’Associazione pensionati Coldiretti, Mario Raviola, il delegato provinciale e regionale Coldiretti Giovani Impresa, Danilo Merlo, i presidenti provinciali emeriti Maurizio Soave e Roberto Cabiale.

“L’avvicendamento – ha spiegato il delegato Confederale per il Piemonte, Bruno Rivarossa – fa parte di un importante progetto organizzativo che vede coinvolte le tre regioni del nord ovest. Il ritorno in Piemonte di Diego Furia è molto importante, anche perché sappiamo come possa essere importante sostituire al meglio Antonio Ciotta, tutto questo è garanzia di continuità e siamo sicuri che struttura e dirigenza potranno fin da subito dialogare e proseguire sulla strada intrapresa. Anche questo è un passaggio che servirà per creare rinnovate sinergie fra le regioni e che accelererà i percorsi utili alle nostre imprese”.

Il dottor Antonio Biso, rappresentante della Confederazione nazionale, nell’ufficializzare il passaggio di consegne, ha sottolineato come Diego Furia possa garantire una pronta conoscenza del territorio che gli permetterà di immergersi immediatamente nella nuova realtà, premurandosi di suggerire ai vertici della federazione come debba però “essere sempre importante che la classe dirigente sappia entrare in sintonia col nuovo direttore e fungere da stimolo l’attività futura”.